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26 Giugno 2014 ,

14 On Fire Tour 22 Giugno 2014, Roma, Circo Massimo


stones logoL'appuntamento con la storia è alle 21.51. Le note di Jumpin' Jack Flash incendiano il Circo Massimo e i 70.000 che dalle prime ore del mattino attendono l'evento/Avvento esplodono come un corpo unico. La forza d'urto è di una potenza indescrivibile. Una potenza che regnerà sovrana, senza cedimenti, per l'intero concerto. Mick Jagger è sublime e in forma strepitosa. E' lui il Gran Maestro di Cerimonia, è lui a guidare e dirigere la band lungo due ore di grande musica e sacra celebrazione. Il piano di Chuck Leavell dà il via a un'incandescente Let's spend the night together che ci riporta ai fasti del mitico tour del 1982. 

 

Poi una stratosferica It's only rock'n'roll che nulla ha da invidiare all'immortale versione presente sul leggendario "Love You Live".Pubblico e band sono un tutt'uno. Un muro di suoni dal palco e un muro di voci dalla platea si incontrano e si fondono in un duello orgiastico. Tumblin' Dice spalanca le porte del Paradiso. Il pubblico è in delirio e segue ilstones 3 pifferaio Mick ubbidendo felice ad ogni suo cenno, ad ogni suo invito, ad ogni sua incitazione. Jagger corre, salta, balla, ma soprattutto canta divinamente mentre il "gemello scintillante" Keith Richards sorride lento e sornione, ma la sua chitarra ruggisce come sempre scolpendo in questa notte di magia sulle pietre millenarie della Città Eterna e nei cuori di tre o quattro generazioni riff che sono la storia della musica popolare e che, da decenni, hanno assunto ormai fatalmente un'aura di leggenda.

 

mick cmRonnie Wood suona alla grande e gioca col pubblico e i suoi compagni, forte della sua irresistibile simpatia e della nuova ritrovata sobrietà. I fans lo adorano e lui ricambia da par suo cosi come l'impassibile Charlie "faccia di pietra" Watts che a 73 anni picchia sulle pelli come il ragazzino del Marquee cinquant'anni prima. Sono i suoi sorrisi, mai tanti come stasera, a dare la misura del coinvolgimento emotivo della band. Streets of love corona il sogno di molti di noi: vedere nuovamente Mick Taylor al fianco dei vecchi sodali. E gli Stones sono felici come il pubblico che li osanna. Capiscono che questo concerto sta diventando, di minuto in minuto, qualcosa di diverso... qualcosa di epico. Il grande singolo del 2012, Doom & Gloom precede il brano scelto dai fans in rete.

 

E il brano scelto è Respectable da "Some Girls" del 1978: la quintessenza del rock'n'roll. Sul palco sale John Mayer che in precedenza aveva intrattenuto con maestria il pubblico e che si tuffa con entusiasmo nel gioco pirotecnico di assoli condiviso con Keith e Ronnie. Una ammaliante Out of control è il prologo di una tellurica Honky Tonk Women: le dita nodose di Sua Maestà Satanica keith cmKeith Richards graffiano le cinque corde della sua Telecaster accordata in sol aperto e graffiano l'anima facendola sanguinare di gioia. Non è nostalgia. Siamo qui ed ora e il ritmo, le armonie e le melodie di quel blues immortale regalano estasi proprio adesso, nel 2014.

 

Mick presenta la band: Chuck Leavell alle tastiere, Tim Reis e Bobby Keys ai fiati, Lisa Fisher e Bernard Fowler ai cori, Darryl Jones al basso e come sempre è il momento del vecchio pirata Keith pronto a sgretolare il microfono con la sua voce che sa di Jack Daniel's e Marlboro, di inimmaginabili abissi e incredibili resurrezioni. You got the silver è splendida come sempre, Can't be seen un pò meno, ma dalle brume ecco emergere una straripante Midnight Rambler. Chi ama gli Stones sa che la versione contenuta in "Get Yer Ya Ya' Out” è insuperabile, ma questa non le è da meno.

 

stones 2Mick Taylor alla chitarra e Mick Jagger all'armonica regalano duetti da brivido mentre la band stende un tappeto di suoni duri, violenti, acidi... indimenticabile. "Are you ready?"... e ci si fionda ai confini della realtà. Miss You è da antologia. Si canta si balla, si ride e si piange di gioia. Mick dirige il pubblico, il pubblico sembra guidare la band. Assolutamente fantastico. Gimme Shelther, con una Lisa Fisher semplicemente grandiosa, è sublime e incredibilmente attuale ("War, children, it's just a kiss away..."). Nulla è cambiato in questo mondo anzi, le speranze di allora sono svanite, ma stasera siamo in paradiso e stones 5allora via con Start me up per continuare le danze e continuare a vivere questi momenti in cui sogno e realtà sono la stessa cosa. "Uhhh, uhhh... uhhh, uhhh..."Sympathy for the devil andrebbe rifirmata "Jagger - Richards - Circo Massimo" tale è la partecipazione dei 70.000 che con i loro cori si rendono realmente parte dell'arrangiamento.

 

 La terra trema sotto il riff di Brown Sugar (I say yeah, yeah, yeah... Uuhhhh!), la terra vibra con le voci del Coro Giovanile Italiano ("non puoi sempre avere quello che vuoi, ma se ci provi qualche volta potresti trovare ciò di cui hai bisogno..."). Nessuno vorrebbestones 4 andarsene, ma le note di un'atomica Satisfaction, di nuovo con Mick Taylor sul palco, annunciano la fine. Il coro dei 70.000 continua il riff ben oltre la fine del pezzo, ben oltre la fine del concerto. I soliti soloni di carta nei mesi scorsi hanno parlato di rock archeologico, di vecchi dinosauri, di ruderi fra ruderi. I Rolling Stones questa sera hanno spiegato al colto e all'inclita la differenza che passa fra un Monumento e un rudere. Un monumento alla Musica, alla Cultura, all'Arte. Un Monumento vivente, vivo, vitale. Un tempo Keith disse: "alle volte possiamo suonare così così, altre volte possiamo suonare davvero bene, ma certe sere siamo ancora la più grande fottuta rock'n'roll band del mondo!" Questa è stata una di quelle sere. Grazie di cuore ragazzi!

 

Maurizio Galasso

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