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15 Febbraio 2015

John Williams Stoner

1965 - Fazi Editore, prima edizione italiana, 2012, pagg. 332, €.17,50

john williams stonerPuò un romanzo che narra la storia di una vita assolutamente normale, senza colpi di scena, psicosi, svolte noir, pochi personaggi, essere un capolavoro? Sì, quel romanzo è “Stoner”, di John Williams. Opera terza di un professore universitario reduce di guerra, che scrisse solo quattro romanzi, tutti radicalmente diversi tra loro, alla sua uscita Stoner venne ignorato. Ristampato nel 2003 divenne un caso letterario, ottenendo un forte gradimento anche in Italia. La vicenda narrata è semplice: William Stoner, figlio di contadini, viene mandato a studiare agraria all’università dai genitori, che pensano che ciò possa giovare alle fortune della famiglia. Si innamora invece della letteratura inglese antica e diventa professore universitario. Quindi una vita con pochi eventi significativi: l’incapacità di fare carriera, una matrimonio mal riuscito, un amore impossibile per una collega più giovane, la pensione, la malattia. Niente che non potrebbe capitare a chiunque di noi. 

 

Stoner è un uomo qualunque, grigio. Non è un mediocre, è un valido insegnante, ma non ha ambizioni. Sembrerebbe anaffettivo, e invece lo scopriamo capace di vivere un amore folle. Non c’è una descrizione fisica del personaggio. Eppure il romanzo strega come e piùJohn Williams di un thriller. È difficile staccarsi dalle pagine di Williams. Lo stile è semplice ma accattivante, e raggiunge vette di realismo e lirismo straordinarie nelle ultime pagine, quando descrive la morte del protagonista. Può essere che questo breve sunto non vi abbia incuriosito, nemmeno chi scrive queste righe era stato incuriosito dalle recensioni. Sbagliando per poi, fortunatamente, correggere l’errore. Stoner è un capolavoro, un libro da cui difficilmente ci si riesce a staccare, uno dei più belli pubblicati in questi anni. Qual è il suo segreto? Difficile capirlo o descriverlo, bisogna leggerlo e basta.

 

L’incipit

  

john williams “William Stoner si iscrisse all’Università del Missouri nel 1910, all’età di diciannove anni. Otto anni dopo, al culmine della prima guerra mondiale, gli fu conferito il dottorato di ricerca e ottenne un incarico presso la stessa università, dove restò a insegnare fino alla sua morte, nel 1956 (…). Può capitare che qualche studente, imbattendosi nel suo nome, si chieda indolente chi fosse, ma di rado la curiosità lo spinge oltre la semplice domanda occasionale… “

Alfredo Sgarlato
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