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22 Giugno 2014

Murakami Haruki - Wada Makoto RITRATTI IN JAZZ

2013, pagg.233 - - Einaudi/Frontiere - Euro 19,50 - Edizione originale 1997 e 2001

Ritratti in Jazz

 

Frequentando i social networks si nota facilmente come tra gli scrittori più amati ci sia Murakami Haruki, perennemente in odore di premio Nobel. I lettori lo amano per lo stile flessuoso e ricco di metafore, per le trame complesse spesso oltre i confini della realtà, ma certamente anche per la passione che il giapponese ha per la musica: spesso le composizioni citate hanno un ruolo nello sviluppo narrativo, vedi la “Sinfonietta” di Janacek in “1Q84” o il brano che dà il titolo a “Kafka sulla spiaggia”. Sopra ogni altro genere, pur amandoli tutti, Murakami adora il jazz; è stato in gioventù gestore di un jazz club, come racconta in “Norwegian wood”. “Ritratti in jazz” è una collaborazione col pittore Wada Makoto: una serie di brevi biografie che accompagnano un ritratto di un musicista amato dai due; la foto di copertina di un disco consigliato conclude ogni ritratto.

 

Murakami non pretende di fare critica musicale: sceglie un disco, rigorosamente in vinile, e racconta cosa prova ascoltandolo, o quali ricordi personali sono legati a questo o quelwada musicista. Di ognuno c’è un aneddoto particolare o il tentativo di coglierne la personalità attraverso lo stile. Si alternano giganti indiscutibili con personaggi poco noti, come Jackie & Roy o June Christy (Haruki ama molto i murakamicantanti); colpisce il lettore l’assenza di John Coltrane: lui, come Keith Jarrett intimidisce Murakami che non riesce a scriverne.  I ritratti provengono da due mostre, “Jazz” e “Sing”, che Wada Makoto, di professione illustratore, ha tenuto negli anni ’90. Sia che siate appassionati di jazz che di letteratura giapponese questo libro non può mancare sul vostro scaffale.

 

Alfredo Sgarlato

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