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12 Gennaio 2023

Paul Bley - David Lee Liberare Il Tempo

2022 - Quodlibet

È in libreria la bellissima biografia di Paul Bley, con la collaborazione di David Lee, per il sempre attento editore Quodlibet che da qualche tempo ha catalizzato l'attenzione con alcune uscite jazzistiche di rilievo. Da ricordare il recente lancio del volume su Louis Armstrong. Come ricorda anche il musicologo Stefano Zenni nella prefazione del volume: "Nelle dinamiche del racconto certe figure artistiche risaltano in primo piano, altre si perdono sul lo sfondo. Altre ancora sembrano sgusciare tra le pieghe degli eventi, così che, nel disegno generale, si fa fatica a collocarle in una posizione stabile. Paul Bley sfugge a tutto: non proviene da nessuna scuola specifica, non è collocabile in una area stilistica, il suo percorso non segue il classico sviluppo lineare." Il pianista canadese è una meteora impazzita che paradossalmente troviamo nei momenti salienti delle trasformazioni del jazz. Il suo itinerario è tortuoso e sfaccettato e le sue scelte libere e curiose:” Per vivere con la valigia in mano serve un indomito senso dell’umorismo. Davanti a un qualunque imprevisto, devi credere ciecamente che, in un modo o nell’altro, tutto andrà per il verso giusto.” Ricordiamo, solo per citarne alcune, la sua collaborazione con Ornette Coleman, il suo apporto fondamentale nel free jazz e la pioneristica esplorazione dei sintetizzatori. La piacevolezza della biografia, agile e veloce, sta anche nella scorrevolezza e nella semplicità con cui il musicista ama raccontarsi. La forte dose di ironia caratterizza tutto il racconto della sua vita e gli aneddoti, faceti e divertenti, costellano il volume. La piacevolezza nella lettura scaturisce anche dalla facilità con cui il pianista ha saputo intraprendere strade non sempre facili e che hanno mutato più volte la sua vita e i suoi piani e la cosa più sorprendente è che lo abbia fatto sempre con disinvoltura, senza rimpianti, senza guardarsi indietro: un improvvisatore radicale, sul palco cosi come nella vita. Il testo contiene inoltre moltissime analisi musicali di prim'ordine e l’attitudine a cercare la propria strada con testardaggine e impegno:" Padroneggiavo la musica in tutte le sue forme, non era quello il problema. Il problema era trovare un approccio che permettesse di tenerle tutte quante assieme (tempo e assenza di tempo, tonalità e atonalità, scrittura e improvvisazione in modo nuovo e significativo). Con una guida d’eccezione ripercorriamo i momenti salienti della storia del jazz e con un pizzico d’invidia ammiriamo un artista che ha saputo scegliere con determinazione la sua carriera, spesso con scelte coraggiose, e con la convinzione profonda che, come ricorda Bley:” […] il gioco a cui avevo sempre giocato non era acquisire cose ma acquisire capacità. […] Alla fine, pensai, l’unica vera ricchezza è quella che hai nella testa”.

Nicola Barin
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