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20 Agosto 2012

Petros Markaris L’Esattore

2012 - Bompiani

lo esattoreSeconda parte della trilogia che Markaris dedica alla crisi che sta travolgendo il suo Paese, dopo “Prestiti scaduti” uscito l'anno scorso, “L'esattore” ci conduce dentro una società che si sta sgretolando sotto i colpi inferti dal rigorismo economico e dal liberismo. Seguire le indagini del commissario Charitos è come affondare il bisturi del patologo nel corpo moribondo della società ellenica fra disoccupazione, negozi e attività economiche che chiudono, tenore di vita che precipita, insicurezza del futuro, ma anche grandi ricchezze che prosperano, corruzione politica, grandi evasioni fiscali. Un quadro invero non molto diverso da quello italiano, ma al momento molto più drammatico. E proprio l'evasione è fiscale al centro delle difficili indagini che Charitos si trova ad affrontare: ‘Lei ha dichiarato al fisco un imponibile di cinquantamila euro. Secondo i miei calcoli, invece, le imposte che dovrebbe versare oscillano fra i duecento e i duecentocinquantamila euro l'anno;  La prego quindi di versare presso l'ufficio imposte di sua pertinenza entro cinque giorni da oggi i duecentomila euro di tasse che deve al fisco. In caso contrario, la sua vita è esposta al rischio di un condono tombale’. Lettere di questo tenore arrivano con la firma L'esattore nazionale ad esponenti dell'alta borghesia ateniese, e chi non paga viene assassinato con un'iniezione di cicuta.

 

Le indagini si muovono nel buio, il killer non lascia tracce e mostra di essere ben informato sulle situazioni patrimoniali delle sue vittime. Il commissario Charitos si trova stretto fra due fuochi: le alte sfere della politica che premono per avere subito dei risultati e l'opinione pubblica che simpatizza sempre più per chi, l'esattore, dimostra di riuscire laddove i politici hanno sempre fallito: infatti le entrate del fisco, grazie alle  minacce del killer,markaris subiscono un'improvvisa impennata. Ma Charitos ‘lento, antiquato e goffo’ non può che procedere verso la cattura del colpevole, ma lo farà con disillusione e un velo di amarezza, l'esattore finirà in galera, ma chi ha spolpato il Paese continuerà tranquillo per la sua strada. Il libro di Markaris diventa così un affresco della Grecia di oggi, fra suicidi causati dalla crisi economica, sommovimenti di piazza, un potere che si auto assolve perpetuando i privilegi di classe e la vita quotidiana di milioni di greci che precipita verso l'abisso. Leggerlo forse non ci renderà più ottimisti sul nostro futuro, ma ci aiuterà a capire il presente che stiamo vivendo attraverso un giallo ben costruito e di sicuro impatto.

 

Ignazio Gulotta
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