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9 Gennaio 2012

Caryl Férey La gamba sinistra di Joe Strummer

12 ottobre 2011 - Edizioni e/o

Ex militante dell’IRA, guercio a causa di un colpo di calcio di fucile mollatogli da un soldato di sua maestà britannica, fan dei Clash, da quando è morto Joe Strummer e la moglie lo ha abbandonato ha perso ogni interesse alla vita: è Mc Cash, ex poliziotto, con una diagnosi di imminente cecità e che ha appena scoperto di avere una figlia nata dieci anni fa da una breve relazione con una barista appena morta di cancro. Siamo nel nord della Francia nei giorni di Natale, Mc Cash, disilluso e amareggiato, cinico e nichilista, senza più motivi per vivere, prima di spararsi il colpo finale decide, senza avere alcun progetto, di verificare l’esistenza della figlia che vive temporaneamente presso una famiglia di accoglienza nel paesino di Montfort-sur-Meu, nei pressi di Rennes. Qui Mc Cash affitta una catapecchia nel bosco e durante una passeggiata scoprirà il cadavere di una bambina annegata nel fiume, e quando sarà proprio Alice, sua figlia, a chiedere il suo aiuto per scoprire chi c’è dietro questa terribile morte, la sua azione scatenerà una lunga serie di orribili omicidi che sembrano coinvolgere il mondo rispettabile della tranquilla provincia borghese. Di Caryl Férey, nome praticamente sconosciuto al pubblico italiano, Mondadori aveva pubblicato senza troppo successo un suo precedente romanzo,  “Zulu”, ma che ha collezionato i più prestigiosi premi d’oltralpe dedicati al noir.   Férey controlla con maestria una trama ricca di colpi di scena e che dà pochissima tregua al lettore, ma che ha il suo punto di forza nella capacità di tratteggiare i personaggi e in particolare quello del protagonista.

Mc Cash si porta dietro la sua storia, fatta di sconfitte personali e ideali, il suo animo è indurito da un’esistenza che ha conosciuto solo perdite, l’IRA, i compagni di militanza, l’occhio, la moglie, il lavoro, le radici, i genitori.  Ed infine anche l’ultima consolazione se ne era andata: la voce rabbiosa e ribelle di Joe Strummer:  “Joe, suo amico e fratello, anima  rock di un’epoca in cui l’utopia non si riassumeva nel sopravvivere all’imminente catastrofe ecologica e sanitaria”.  Ma adesso Mc Cash forse ha trovato qualcosa, una figlia che non ha mai desiderato e che potrebbe rappresentare un buon motivo, oltre ai suoi vecchi dischi rock, per provare a vivere. Un noir amaro e violento questo di Feréy, scritto nel 2007, che sembra anticipare la crisi della società postmoderna, di un capitalismo selvaggio che trasforma la società in una selva selvaggia dominata dall’avidità e che stritola i più deboli. Perché, come ogni buon noir anche questo “La gamba sinistra di Joe Strummer"  ha una forte tensione etica e politica. Nell’attesa che anche per noi la gamba sinistra di Joe Strummer ci batta sui fianchi per farci alzare, quella stessa gamba “che massacrava le tavole del palco … che batteva furiosamente sul suolo come per risvegliare la terra e gli uomini che erano sotto”. Ogni capitolo del libro ha il nome di una canzone dei Clash, a voi trovare i legami fra brani e fatti narrati.

 

Ignazio Gulotta
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