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1 Ottobre 2012

Daniele Bolelli iGOD. ISTRUZIONI PER L’USO DI UNA RELIGIONE FAI DA TE

2011 - ADD Editore

daniele bolelli-igodSì gente, questo è un libro strano, tratta di religione ma quando lo leggerete, potrebbe essere che ve ne andate a fare una gita al mare insieme alla vostra dolce amica/o, e tutto a un tratto mentre state leggendo iGod alzate il vostro culo dall’asciugamano, buttate il libro sulla spiaggia e cominciate a correre e a urlare come pazzi lungo la riva per la vostra felicità di essere vivi, sì può capitare, è successo a me. Hey! Ma Igod non è un libro che parla di religione? Sì certo ma aspettate un po’. Dopo poche pagine che stavo leggendo iGod, un mio buon amico mi chiese di cosa trattasse questo libro, ed io senza pensarci un attimo gli dissi che parlava di libertà . Libertà, mare, pazzi scatenati…  ma allora la religione? Ancora un attimo di pazienza.

 

Prima di tutto se avete letto (a chi non lo ha letto legnate) il primo libro di Daniele Bolelli (sì, figlio di Franco!) “La tenera arte del Guerriero” (“On the warrior’s Path”, ampliato e tradotto in inglese negli Stati Uniti per la californiana Blue Snake), saprete già che Daniele è un guerriero che combatte per la libertà nel senso più ampio possibile, per se stesso, ma anche per tutti noi, lui non ci vuole assolutamente dire dove sta la verità, o insegnarci come dobbiamo vivere, ma un consiglio che dà a noi sicuramente e senza dubbi è quello di seguire il nostro sentiero lontano da catene mentali e pieno di fresca aria di libertà.  Nel suo primo libro Daniele, con l’aiuto della arti marziali in primis, ma anche di Star Wars, Grateful Dead, Bruce Lee e di tanti altri bei personaggi, ci portava in quei territori poco esplorati, dove i tipi che circolano da quelle parti, di pregiudizi e seghe mentali non conoscono l’esistenza. Ci risiamo… ma la religione allora?

 

bolelli danieleOk, va bene parliamo di questa brutta bestia chiamata religione. Io personalmente ho sempre creduto che la religione dovrebbe essere una libera scelta e non un’ imposizione data da gente fanatica e paurosa anche della propria ombra, io non sono agnostico, ma in verità non so in cosa credo, però mi sembra strano che tanto ben di Dio (Dio! Ma allora…) si possa essere creato da sè! L’universo, il mare, le montagne, le tette… no, no per forza ci deve essere stato un bel tipo dietro con tanto bel gusto, certo qualche faccenda forse l’ha anche sbagliata, sì ma ad uno che ha creato un essere fantastico come  la donna (con pregi e difetti intendiamoci), gli possiamo dare anche qualche margine di errore, no? E sentite se dietro la macchina della creazione non vi era nessuno, lasciatemelo dire, abbiamo avuto un gran culo! Così con iGod per me è stato come entrare in universo infinito e colorato di possibilità e paradossi, che Daniele lancia nel nostro cervello e neuroni.

 

Bruce Lee aveva già capito nelle arti marziali che arroccarsi sulle proprie posizioni è uno sbaglio enorme, cosicché aveva creato il Jeet Kune Do, una specie di mix incredibile delle parti migliori di ogni forma marziale, facendo infuriare tutti i puristi, ed anche Daniele ci indica una strada che ha dei punti in comune con l’idea di Bruce ma anzi la amplia e la applica alle religioni: è un concetto che possiamo sicuramente utilizzare per tutte le situazioni nella nostra vita, per esempio razze, politica, culture; scegliere il meglio di tutto e mescolarlo assieme, alla faccia di tipi come Adolf Hitler. Daniele quando parla in questo libro di religione, non vi farà sbadigliare, ma è facile che invece vi venga la voglia di andare in un negozio di sport vicino a casa vostra e acquistarvi un double end bags per allenarvi e scaricarvi, dando dei bei pugni a quella palla colorata.

 

bolelliSenti amico, ma mi dici che ci azzecca dare dei pugni a una palla con la religione? Ci azzecca, ci azzecca… prova a darci dei pugni ben mirati e centrati. e poi forse capirai. In iGod  Daniele ci parla anche di sesso, di pomodori, di cani bastardi, tette(ancora!), pisciate sacre di Ikkyu, coppa del mondo di calcio, e molte altre cose che sembrerebbero non avere molti punti in comune con le religioni, ma invece in realtà sono vera e propria religione. Questo libro è una bomba, contro la stupidità, il terrorismo, il conformismo, la paura, il consumismo e ogni ideologia politica. Ma è un bel fiore per la libertà, e per ogni donna e uomo che vuole usare la sua testa e soprattutto vivere la sua vita sull’orlo dell’abisso. Più che del contenuto del libro in sè, mi sono accorto rileggendo quello che ho scritto che ho parlato più dello spirito selvaggio e libero che pervade questo libro, ma è quello che ha lasciato in me un’ impronta indelebile ed indimenticabile.

 

Roberto “cagnaccio bastardo” Banchini

                                                                          Questa  recensione è dedicata a Elisabeth

 

Si ringrazia AlterBlog per avere permesso la pubblicazione di questo articolo


Roberto Banchini

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