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13 Gennaio 2017

Kim Gordon GIRL IN A BAND

2016 - Minimum Fax, pp. 310, €. 18,00

Titolo quanto mai azzeccato per l'autobiografia di Kim Gordon, infatti nella sua essenzialità coglie perfettamente qual è il cuore della narrazione. Una narrazione molto intima attraverso la quale l'ex bassista dei Sonic Youth ripercorre le tappe più importanti della sua vita e della sua carriera, con una particolare attenzione al modo di vivere la femminilità, prima all'interno della sua famiglia di nascita e successivamente in una band nella quale è l'unica donna. Chi si troverà a leggere questa bella autobiografia, forse troverà meno musica di quello che si aspetta e più una riflessione sugli aspetti psicologici e comportamentali. Sui quarantotto capitoli che compongono il libro, solo quattordici, gli unici che hanno un titolo, sono interamente dedicati ai dischi e ai progetti musicali che l'hanno vista protagonista, gli altri parlano della vita vissuta, anche se questa è inevitabilmente intrecciata alla carriera musicale e artistica.

 

Significativo che il libro inizi proprio dalla fine, dalla traumatica separazione col compagno di vita e di arte Thurston Moore, trent'anni insieme nei Sonic Youth, una figlia e una vita in comune, ma adesso sembra a Kim che le cose non siano state affatto così fantastiche come apparivano e come il mondo immaginava. La coppia emblematica del rock alternativo «quella che tutti avevano creduta perfetta, normale, eternamente intatta, quella che dava ai musicisti più giovani la speranza di riuscire a sopravvivere alla follia del rock'n'roll, adesso era solo l'ennesimo cliché del fallimento di una relazione adulta». E da quell'ultimo, piovoso concerto d'addio a San Paolo, con il gelo palpabile fra Thurston e Kim, anche lì sobria, quasi schiva, che tenta di nascondere il groviglio di emozioni, si dipana il racconto autobiografico. Un racconto scritto con sincerità, non è difficile pensare che non sempre sia stato facile, a volte anche doloroso, ripercorrere le tappe della propria esistenza, scavando nel profondo delle relazioni umane intessute: dal rapporto tormentato, difficile col fratello, impegnato ad annullare la personalità di Kim, a farla ritenere inadeguata, a quello con Thurston, l'amato compagno che alla fine si rivelerà infido («con il senno di poi, è difficile scrivere di una storia d'amore quando hai il cuore spezzato»), da quello con genitori, progressisti e comprensivi, ma a volte incapaci di comprendere, per esempio la malattia mentale che affliggeva il figlio, a quello con la figlia che cresce e si rende indipendente.

 

120924-sonic-youth_0-640x426-okCosì vediamo scorrere davanti a noi, visti con gli occhi di Kim Gordon la Los Angeles di fine '60 e lo shock provocato da Charles Manson, le università e le scuole d'arte, il mondo della moda (per un breve periodo Kim avrà una sua linea di abbigliamento). C'è la New York di Warhol, delle gallerie d'arte, delle avanguardie, dell'esplosione del punk e della no wave; una città che poi si è venduta al business, e qui quasi profetiche suonano qle sue parole: «Tra la Sessantesima e la Settantesima Strada, la superstrada è costeggiata da un'orrenda schiera di edifici di Trump, monumenti alla corruzione urbana, ai soldi facili, e alla gente del posto che sarebbe dovuta scendere in piazza a manifestare ed è rimasta zitta», una città che si deciderà a lasciare dopo il trauma dell'11 settembre.

 

Diversi i personaggi incontrati e conosciuti, con molti nasceranno amicizie, con altri dissapori, e Kim Gordon si dimostra molto acuta nell'analizzare soprattutto le donne, bellissime le pagine su Karen Carpenter che si lascia morire di anoressia («Non avrebbe 2759205794_390d4980aemai ottenuto ciò che desiderava con tutta se stessa, l'amore della madre, che preferiva il fratello, né l'amore di suo fratello») e alla quale ha dedicato “Tunic”, ma anche quelle molto dure su Courtney Love, sociopatica e narcisista, o su Madonna, piegatasi alle fantasie maschili, ma ce ne è anche per Lydia Lunch («aveva un che di predatorio»). Un racconto da leggere tutto d'un fiato, ricco di storie, aneddoti, notazioni, riflessioni che non mancheranno di accendere l'interesse del lettore.

Ignazio Gulotta

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