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22 Dicembre 2018

Militant A, Assalti Frontali CONQUISTA IL TUO QUARTIERE E CONQUISTERAI IL MONDO. LA MIA VITA CON IL RAP

Uscita: 5 Novembre 2018 - Goodfellas Libri, pag. 264, € 11.90


rapQualche anno fa tra i militanti dei centri sociali romani più vicini all’area allora chiamata disobbediente, quella più sensibile alla filosofia politica di Toni Negri incorniciata nell’ormai classico contemporaneo “Impero” si usava spesso parlare di retorica dell’autonarrazione. Se per anni si era detto che bisognava ripartire dai territori, dai propri bisogni e infine da se stessi era allora giunto il momento di tematizzare quelle che ormai sembravano forme rapprese senza vita. Raccontarsi per poter raccontare ha rappresentato per molti una necessità prima ancora che una scelta. La piccola scritta che compare sulla copertina del libro “Conquista il tuo quartiere e conquisterai il tuo mondo è esattamente figlia di quegli anni e di quella necessità. «Romanzo», questa è la parola, svolge la doppia funzione, antinomica per certi versi, di determinare come veritiero ciò che viene raccontato e di raccontare ciò che solo può essere vissuto. Raccontare i vissuti come forma di conquista: è ciò che lega la vita di quartiere e la politica militante. Ma prima ancora il vissuto individuale come scena dell’agire collettivo. Militant A intesse così un discorso narrativo sempre in prima persona (plurale) che non prescinde mai dal radicamento fisico dei corpi all’interno dei quali i pensieri si fanno carne.

 

La materialità del pensiero è la prassi compositiva che lega tutta la storia artistica di Luca Mascini, aka Militant A (nella foto a destra), sin da quell’esperienza aurorale dell’hip hop italiano rappresentata dagli Onda Rossa Posse, nome che indica tanto la prossimità topologica luca07d1930b1a6e99f094404266d4ed6444.367x367x1quanto il legame politico con lo storico luogo dell’Autonomia Operaria di San Lorenzo a Roma. Da lì un nuovo nome, Assalti Frontali, e una nuova topografia che attraversa in profondità tutto il quadrante est di Roma per risorgere carsicamente alla fine di un percorso ventennale tra rap e cultura popolare. Il corpo del pensiero e il corpo della musica, è dal corpo che Militant A fa sorgere il materiale letterario non identificato che si rapprende a formare questo “Conquista il tuo quartiere e conquisterai il tuo mondo”. Il corpo sofferente di Luca, assillato improvvisamente da un difetto uditivo che gli impedisce di lavorare e condurre una vita soddisfacente. Ripartire dal quartiere significa allora ripartire non da sé, ma come per i quartieri squartati delle nostre metropoli, ripartire da un sé crepato.

 

Piuttosto interessante è l’uso che l’autore fa dei segni corporei trasformati in segnavia di un romanzo di formazione al contrario nel quale il protagonista si disgrega costituendosi quasi come un centro di regressione dal quale irradiano nuove possibilità individuali e collettive. Da qui il viaggio di Assalti Frontali (foto a sinistra) nel sud del Libano in una realtà fatta di sospettabilissima umanità e ingiustizia sino al lavoro nelle scuole con la nascita dei Laboratori Rap, una strana forgia creativa nella quale i ragazzi(ni) delle scuole elementari e medie sono chiamati a sperimentare in prima persona la prassi emotiva del rap. Il romanzo di Militant A può essere letto allora poco alla volta, o come un grande manuale per l’educatore rap, nuova figura professionale creata dal protagonista capace di parlare a.f.161025360_28e9d1cb73_balle nuove generazioni utilizzando la poetica rap, ma ancor di più di innescare le forze propulsive ancora presenti nella scuola italiana; oppure un grande viaggio in cui i confini soggettivi e collettivi prendono la forma di una grande cartografia metropolitana.

 

La lotta esemplare per la restituzione alla città del Lago della Ex Snia di Roma è esemplare della creazione di una zona di indistinzione tra esterno e interno. Il piccolo lago sorto naturalmente a due passi dalla stazione Termini e da uno splendido sito ormai dismesso di archeologia industriale sul quale costruttori senza scrupoli avevano messo occhi e grinfie. La lotta rappresenta il centro di gravità fisico e morale del romanzo di Militant A, quello in cui fiction e realtà sono in perfetto equilibrio scambiandosi spesso i connotati in un rispecchiamento continuo di cui lo specchio d’acqua del lago è causa efficiente. Il resto è vita e musica da leggere in un viaggio on the road per tram e ideali nel quale Militant A intreccia sapientemente, come in una quartina rap senza rima, il vissuto, la strategia micro-politica, la passione militante e, naturalmente, la musica in un docu-romanzo dallo stile diretto e scarno. L’essenzialità ben lungi dal rappresentare un detrimento è innesto diretto della letteratura nell’esperienza. Essenzialità, o meglio necessità esistenziale che la musica porta con sé e sola può esprimere.

 

Luca Gori

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