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7 Aprile 2012 ,

Zen Circus UNA CONVERSAZIONE AMORALE CON GLI ZEN CIRCUS


Dopo un tour invernale ricco di soddisfazioni per il terzetto pisano degli Zen Circus, adesso il blasfemo gruppo di Appino, Ufo e Karim ci riprova in una dimensione ideale per il loro tipico sound, un busking tour di oltre due mesi in versione stradaiola, elettro-acustica, arrabbiata. Dicono i tre ‘Ormai lo sapete quasi tutti: siamo nati come band di strada, dove abbiamo imparato a fare scempio degli strumenti acustici per ottenere la stessa intensità e lo stesso casino che si ottiene da quelli elettrici. Il "Busking Tour" si propone di sottolineare la nostra urgenza folk senza sacrificare un briciolo d'energia, anzi. I primi tre mesi di tour elettrico nei grandi club sono stati fantastici e ci hanno regalato molto, ci sembra ora giusto girovagare per due mesi in altri ambiti: dai locali fuori dalle rotte dei grandi tour ai teatri di provincia, dai club piccoli ma storici delle grandi città, alla passione di piccole associazioni che fanno la cultura del nostro territorio’. In occasione del tour invernale  e del Busking Tour primaverile in corso mentre pubblichiamo questa intervista, abbiamo incontrato il simpaticissimo batterista Karim, al quale abbiamo rivolto alcune domande per conoscere meglio le mosse passate e future della band pisana, più che mai attiva dopo il grande successo di pubblico e critica del loro ultimo splendido disco “Nati per subire”.

 

Ricardo Martillos (DISTORSIONI) - Trovo assolutamente naturale e logico questo vostro graduale passaggio dall'inglese all'italiano, del resto storicamente i migliori gruppi italiani hanno sempre usato la madrelingua per esprimersi, cito Area, Litifiba e le varie creature di GLF;  vista l'importanza dei temi che trattate nelle canzoni questa per voi è stata una naturale trasformazione no?

KARIM (ZEN CIRCUS) - Il passaggio all'italiano e' stato un percorso molto graduale, partito nel 2004, quando cominciammo a comporre l'album "Nello Scarpellini" che ha più di un terzo dei pezzi in lingua italiana. “Andate tutti affanculo” e “Nati per subire”, parlando dell'Italia, avrebbero comunicato in maniera più diretta, cantati nel nostro idioma. Detto questo non pensiamo che si debba per forza usare l' italiano e ci dispiace un po' che stiano diminuendo le band linguisticamente anglofile.

 

Avete dichiarato con soddisfazione di aver finalmente registrato in casa, in questo studio gioiello di Lari: parlamene un pò, dell'ambiente che si respirava e della importanza che ha avuto per la perfetta riuscita dell'ultimo disco, autoprodotto se ho capito bene

L'autoproduzione riguarda solo la parte artistica. Il SAM studio di Lari e' uno studio favoloso situato in un paese favoloso. Era la prima volta che restavamo in Toscana per fare un disco ed e' stato bellissimo e stimolante. Abbiamo cercato di far conoscere il posto anche ad altre band di amici, perché ci sembrava assurdo che uno studio di quel tipo fosse appannaggio di pochi gruppi. Così Dente, il Teatro degli orrori ed i ODM hanno registrato al SAM dopo di noi, rimanendo giustamente stregati dal posto.

 

Giustamente vi siete sempre considerati appartenenti alla scena dei gruppi rock più che a quella cantautorale, il tuo stile compositivo certo può ricordare qualcosa di questi ultimi: un personaggio come Piero Ciampi significa qualcosa per te? E di Bobo Rondelli che mi dici?

Veniamo dal punk e dal rock americano ed inglese, anche se tutti e tre abbiamo ascolti italiani. Appino adora Piero Ciampi, Ufo ama molto Jannacci ed io ascolto Battisti e Gaetano da tantissimi anni. Bobo Rondelli sinceramente non ci ha mai influenzato, ha una dialettica musicale diversa dalla nostra, ma lo adoriamo tutti e tre. Secondo noi rappresenta la musica italiana che dovrebbe stare a Sanremo, se questa fosse una rassegna seria.

 

Un mio amico l'altro giorno mi diceva 'chi gli Zen Circus, quelli che sembrano usciti da Ovosodo di Virzì?'. A proposito di Livorno ma anche Pisa e dintorni, come siamo messi a posti per suonare, centri sociali (dopo la fine del glorioso Macchia Nera) tutti chiusi come le fabbriche o che?

Io non abito in Toscana da un po', quindi non sono molto aggiornato sulla situazione. So che a Pisa devono aprire il nuovo Caracol, che con una capienza di 600/700 posti dovrebbe essere in grado di ospitare produzioni anche medio grosse. A Livorno c'e' il Cage che e' semplicemente uno dei locali più belli d'Italia, con una delle programmazioni migliori a livello nazionale.

 

Nelle vostre canzoni ci sono molti parole pesanti, la blasfemia è il vostro pane quotidiano:  io da Fiorentino comprendo e non disprezzo perché vivo la stessa realtà. Non trovate sorprendente che in un paese con un governo fortemente reazionario e bigotto fino al midollo come il nostro, si passi sopra a livello di censura su certi testi e magari si tarpi le ali all'informazione quotidiana, vedi la linea di conduzione dei telegiornali di regime?

Bah, l'Italia non passa davanti alla censura in tutti i casi. L'unica che salva e' chiaramente la televisione. Nei casi di musica o film di un certo tipo, molto semplicemente ti fa sbattere in faccia le porte dei grandi media e della grande comunicazione. Quello che e' successo con Minzolini e con Mediaset e' lo specchio della nostra nazione e dell'etica di una fetta degli italiani. In Francia per molto meno scendono in strada cittadini di tutte le classi sociali, bloccando il paese.

 

Le situazioni che si presentano in “Nati per subire” sono fatti realmente accaduti o sono solo frutto della vostra innata fantasia?

Sono storie vere (per esempio Franco, che era uno che lavorava nella ditta di volantinaggio nella quale lavoravamo anni fa io e Appino) mischiate ad una visione di quello che abbiamo attorno ... come ci piace dire sempre, acquerellare ciò che ci circonda.

 

Trovo molto belli i versi quando dici  ‘il lavoro è disprezzare gli altri per ventiquattro ore’;  insomma questa Italia, da stivale è retrocessa ad una scarpa? Una scarpa vecchia intendo, di quelle che si pescano nei fiumi, anzi nei fossi e si gettano via?

Credo che Appino nella composizione testuale di Nati per subire abbia fatto un lavoro eccellente. Sono molto critico nei confronti degli Zen, credo sia necessario per evolversi e per migliorare. Ed il testo della canzone che citi e' forse il mio preferito dell'album, anche perché rappresenta una delle pochissime canzoni d'amore del nostro repertorio. L'Italia e' molte cose. Non riesco a vederci solo cose negative e su questo UFO e Andre sono d'accordissimo con me. Quando un paese lo giri per lungo e per largo, come facciamo noi ogni settimana, riesci a vedere in controluce elementi che spesso anche noi stessi tralasciamo ed imbottiamo di pregiudizi. Il nostro tessuto sociale e' pesantemente stratificato e vedi alternarsi malcostume, cattiveria, passione, dedizione ed onesta'.

 

 

Il folto esercito dei nati per subire va riempiendosi ogni giorno, è proprio così che vi sentite quando vi alzate la mattina?

Filosoficamente la nascita la subiamo tutti ... nessuno ha chiesto di venire al mondo.
Tornando alle cose reali credo che la vita sia una pioggia di eventi in parte decisi da noi stessi ed in parte subiti.

 

In Atto secondo quando parlate di ‘il duomo di milano vi scoppia in faccia’ si parla del nuovo duce, quello di stanza ad Arcore e dei suoi servi della lega, quelli delle ronde xenofobe, o mi sbaglio?

Noi la politica non la tocchiamo direttamente con i nostri testi. Siamo un gruppo che ha tratti sociali nei testi, preferiamo parlare (e comunque raramente) della conseguenza della politica sulle persone. Ecco, questo ci piace di più. Il testo di Atto secondo disegna dei frame del nostro paese.

 

Allora 'Cattivo pagatore', una delle frasi simbolo di questi cazzo di anni zero sembra essere 'da oggi puoi pagare con comode rate mensili',  come se questo potesse aiutare un disoccupato od un sottopagato ad arrivare a fine mese.  Molto bello il verso 'il futuro te l'han pignorato', che mi dici di questo modo di tirare a campare odierno?

Negli ultimi anni, lo stato ha dato via libera ad una schiera di strozzini legalizzati. Se penso ad equitalia e al suo cazzo di agio, oggettivamente vedo poche dissomiglianze  con uno strozzino, l'unica differenza é che quest'ultimo é autorizzato dal governo. La grossa confusione in Italia tra aziende pubbliche e private ha creato i presupposti per l'armaggedon economico che stiamo vivendo in questi momenti. Molti italiani scelgono di farsi pignorare il futuro tramite il gioco d'azzardo legalizzato, i videopoker, i gratta e vinci, il super enalotto e quel mare magnum di illegalità legalizzata ai danni del cittadino che contempla le scommese su internet ed il poker online.

 

Ci stanno facendo il lavaggio del cervello pubblicizzando questa truffa colossale con i visi vincenti dei calciatori che giocano a Texas hold'em in mezzo a due belle fighe, canali tematici e pubblicità "simpatiche ed innocue" impersonate anche da gente apertamente di sinistra come Claudio Bisio, che recita un sottotesto agghiacciante che declama a gran voce: 'SE NON GIOCHI AL SUPERENALOTTO SEI UNO SFIGATO E PERDI L'OCCASIONE DI DIVENTARE RICCO'. Poi per dare una parvenza di realismo e di Unione delle classi nel gioco, nella pubblicità ci piazzano pure l'attore che recita la parte dell'operaio che sfrutta la pausa pranzo per tentare la fortuna. E da questa VALANGA di soldi lo stato si intasca il 12 per cento, facendo finta di non vedere i danni sociali e microeconomici che causano questo scempio, le famiglie ridotte al lastrico, gli stipendi che finiscono in 3 giorni, i debiti, le bugie, il dolore. Se non fosse che poi i costi di ricostruzione cascano sugli italiani, andrebbero bruciate le snai e le sale slot.

 

A mio avviso il fatto stesso di parlare nelle vostre canzoni di perdenti emarginati e sottomessi dimostra in ogni caso una certa appartenenza;  tanto per citare il grande Signor G., preferite essere considerati apolitici ed anarcoidi o preferite scindere le due cose, rock e politica?

Gli Zen Circus sono composti da 3 persone con una visione politica spesso molto diversa e che va a creare un'immaginario che noi adoriamo, il nostro. La politica la teniamo fuori, possiamo scherzarci su ai concerti, ma non farne la base per la nostra dialettica.

 

Pure io penso che in questo paese di merda, di gente di merda come dite voi - non tutti sia chiaro ma tanti -  'la democrazia semplicemente non funziona';  essendo voi molto a contatto con le nuove generazioni, che impressione avete ricavato da queste?

Nelle nuove generazioni ci sono molti ragazzi di un'intelligenza spaventosa, dotati di una cultura vastissima. Internet e' stata benzina sul fuoco della passione artistica e non. Non voglio fare il buonista, ma quando conosco i ragazzi ai nostri concerti o persone di 18/20 anni, mi viene da pensare che questa generazione sia migliore della mia.

 

Ti faccio questa domanda da Comunista convinto:  non ti sembra un pò paradossale che, giusto per fare un clamoroso esempio,  le Brigate Rosse siano esistite negli anni 70' e che adesso che la situazione è ben peggiore di 40 anni fa, i giovani non sono capaci di darsi un identità politica, sanno al massimo occupare le scuole senza creare un vero movimento rivoluzionario? Cosa è secondo te che distrae i giovani dai problemi reali e dal darsi una svegliata, dal darsi una mossa come diciamo dalle nostre parti?

Innanzitutto gli anni 70 sono stati anni nei quali la commistione tra lotta armata  e servizi segreti ha raggiunto l'apice assoluto, quindi a livello di spontaneità  punterei più sull'antagonismo di piazza di quel decennio, quell'amore e quella dedizione per l'impegno che poi si perse nei colori sgargianti degli anni 80 e delle televisioni private. I ragazzi di oggi non hanno identità politica perché si sentono giustamente ingannati e non rappresentati. Negli anni 70 c'erano politici di grande spessore, come Moro, Berlinguer ed Almirante. In loro vedevi la passione per la politica e per l'Italia, per un ideale.

 

Se penso a Pertini, mi commuovo al pensiero del presidente che piange come un bambino nella prima lunga diretta televisiva italiana per Alfredo Rampi che a 6 anni casca nel pozzo. E qui non stiamo parlando dei facili sentimentalismi da programma pomeridiano ciarlone di Mediaset. Stiamo parlando di passione e di umanità, la stessa che gli fece rischiare la vita insieme ad altri partigiani per far vivere questo paese. Beh, chiediamoci perché oggi la fiducia nella classe politica e' vicina alla zero.

 

L'era di Internet  con la facilità di procurarsi musica da parte di tutti, molto più facilmente che in passato, una specie di spesa proletaria virtuale se la vogliamo definire così, ha portato più danni (economici) a voi artisti oppure sono superiori i vantaggi come una maggiore visibilità?

Ha portato danni economici a chi di dischi ne vende  tanti, incrinando in maniera ormai quasi irrimediabile la struttura delle major. Io sono d'accordissimo con chi scarica i nostri dischi, non abbiamo nessun problema. Internet ti da visibilità ma non puoi affidarti solo a quello, perché ormai la produzione di dischi e'arrivata al collasso per eccedenza, ed il modo di ascoltare la musica e' molto più sbrigativo.

 

Come avete accolto questo primo ingresso in classifica degli Zen Circus, e di conseguenza vedere crescere il vostro pubblico, negli ascolti e nei concerti, nel corso degli anni?  Deve essere una sensazione non da poco vero?

Siamo molto contenti. Negli ultimi 3 anni il pubblico aumenta di mese in mese ed i nostri concerti sono sempre più delle feste fra noi e la gente che ci viene a vedere.

 

Personalmente non mi sorprende più di tanto questo primo ingresso in classifica degli Zen Circus, non solo per la maggiore cantabilità delle canzoni del disco ma anche pensando ai C.S.I. che nel 1997 erano volati al primo posto con "Tabula Rasa Elettrificata", che commerciale non lo era di certo. Con quale stato d'animo vivete questa nuova situazione?

Se devo essere sincero penso che in media, Nati per subire sia meno cantabile di Andate tutti affanculo. Il concetto di commerciale a volte per fortuna si scinde dal numero di dischi venduti. Pensa a quel disco favoloso che e' "Wow" dei Verdena. Album doppio, praticamente quasi nessun singolo, pezzi strumentali ... eppure? Secondo in classifica. Sono cose belle queste, ti riempiono di speranza.

 

L'altra sera a Pisa ho ammirato per l'ennesima volta la performance della splendida Simona Gretchen, una di quelle che ti fanno gridare ‘allora c'è vita sul pianeta rock Italia !’. A questo proposito penso che La Tempesta stia facendo un gran bel lavoro in questa direzione, difficile nella sua scuderia trovare qualche artista meno che bravo. Potresti indicarmi tra i nuovi gruppi italiani qualcuno da segnalare ai nostri lettori, giusto 2-3 nomi, tra quelli che ti (vi) hanno colpito di più ?

Fast animals and slow kids, Bologna Violenta (va be' Nicola ha una carriera alle spalle enorme, ma ce lo metto perché lo adoro), Criminal Jockers e non ultima la bravissima Simona Gretchen.

 

A proposito di dischi, non sarò di certo il primo a chiedertelo: nessuna speranza che vengano ristampati i famigerati primi due albums, o ci sono problemi di etichette discografiche, diritti etc …?

Abbiamo ristampato tutti i dischi tranne uno, "About tramps......" che non abbiamo più nemmeno noi.

 

Ritenete “Nati per subire” la cosa migliore che avete fatto fino ad oggi, insomma vi ritenete perfettamente soddisfatti di come è venuto fuori o c'è qualcosa che vorreste correggere o rifareste meglio?

Siamo pienamente soddisfatti, anche perché lo abbiamo prodotto artisticamente da soli per la prima volta, ed e' stato davvero stimolante. L'unica cosa che io personalmente rifarei e' La democrazia semplicemente non funziona. La versione audio/video che abbiamo registrato alla SAE a settembre, a disco già pronto (che poi e' la versione che suoniamo dal vivo) secondo noi e' nettamente migliore.

 

Continuerete con i vostri soliti concerti con durata extra-large ? Avete intenzione di fare qualche capatina all'estero o la lingua italiana può costituire un serio ostacolo alla diffusione oltralpe del nuovo disco e di quello precedente?

Durata extra large? Ahahahahaha, pensa che la critica che ci facevano sempre i fan nel tour vecchio era che un'ora ed un quarto di live era troppo poco, il bello della soggettività.
Pensa che quando vidi i Melvins al vecchio Estragon nel 2000 suonarono 2 ore. Io ero esausto dai drone e dai volumi enormi, pur essendo un grande fan e fui sollevato dalla fine del concerto. Invece c'era un gruppo numeroso di persone che si lamentava perché avevano suonato troppo poco. Comunque la durata media di un live del tour di 'nati per subire' e' di un' ora e 35. Per ora rimaniamo in Italia, in futuro non e' detto che non si rifaccia un tour all'estero.

 

Il circo Zen sarà sempre per usare un termine in voga nei sixties un Power Trio o sono previsti allargamenti di organico (organico sì, mi viene da ridere, scusate il doppio senso assolutamente non voluto)?

Chi lo sa ... l'esperienza con Brian Ritchie come quartetto insegna e del futur non v'e' certezza.

 

Siamo quasi arrivati in fondo, una domanda maliziosa: avete dichiarato ‘il tour stavolta lo cominciamo da casa, a Livorno’, per un gruppo pisano è una bella provocazione non vi pare? O il rock abbatte tutte le barriere? Per concludere  il vostro sogno nel cassetto? Che so, magari un bel concerto sold out in Piazza San Pietro a cantare ‘se Dio esiste è un coglione’ davanti alla folla dei fedeli?

Bah, delle antipatie tra Pisa e Livorno non ce ne frega niente. Io non vivo a Pisa e non mi sono mai considerato toscano, pur avendo un forte accento pisano. Passo più tempo a casa mia ad Alghero in Sardegna che a Pisa, che tra l'altro non mi e' mai piaciuta (a differenza di Livorno che amo). Appino si e' trasferito proprio a Livorno un paio di anni fa e ci sta benissimo, ha una casetta vicino ai fossi, a due passi dal mercato ... chiamalo scemo. UFO quando non e' in tour se ne sta tra gli ulivi a collezionare animali impagliati nella sua casetta in piena campagna, ai piedi dei monti pisani. Il nostro sogno e' continuare così facendo 100/120 date all'anno per tanti anni, un po' come i nostri amati No Means No.

Ciao e grazie          Karim QQRU

 

Muchas Gracias Andrea a nome di Distorsioni e di tutti i suoi lettori, e ricordati che questo ex belpaese ha tanto bisogno di predicatori come voi.

 

Ricardo Martillos

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