Migliora leggibilitàStampa
3 Febbraio 2016 , ,

Pat Fish (The Jazz Butcher) Il ritorno del macellaio jazz


a3154070170_16                        I N T R O

 

Una crisi pesante ha colpito negli ultimi anni l’industria del disco, ma ci sono segnali di ripresa consolanti come l’aumento delle vendite del vinile o come il crowdfunding, che consente a gruppi senza contratto di raccogliere denaro per coprire le spese di produzione. Uscito in origine con questo sistema il 18 Ottobre 2012 in sole 1.000 copie, "Last Of The Gentleman Adventurers" dei Jazz Butcher viene ora riproposto (in vinile e versione digitale, il 19 Febbraio 2016) dalla storica label indie britannica Fire Records, segnando il ritorno, dopo un decennio, di una di quelle band che nei primi anni ’80 animavano il post-punk britannico. Innamorati dei Velvet Underground e Jonathan Richman e guidati da un autore brillante come Pat Fish, The Jazz Butcher (il "macellaio jazz”) erano forse un po' troppo “scapigliati” per raggiungere il successo di massa. Centrato su Shakey, una canzone omaggio a Neil Young e Brian Wilson, il CD vede per l'ultima volta all'opera il duo chitarristico formato da Pat Fish e Max Eider, ed è, neanche a dirlo, un piccolo capolavoro. Inoltre un nuovo album, provvisoriamente intitolato  "The Highest in the Land", è annunciato dalla band nel loro sito ufficiale per l'autunno del 2016. La Fire Records infine si appresta a far uscire ancora una raffica di belle ristampe di Jazz Butcher, restituendo alla band inglese la visibilità che ampiamente meritava. Ne abbiamo parlato con Pat Fish.    (Giancarlo Susanna)

 

L'INTERVISTA

 

Giancarlo Susanna (Distorsioni) - Allora Pat... la buona musica ha sempre spazio nella vita di tante persone e la crisi sembra almeno in parte rientrata.

patsatPat Fish (The Jazz Butcher) - Quando Max Eider ed io abbiamo cominciato il progetto non avevamo idea se qualcuno avrebbe contribuito, ma - molto rapidamente - le persone hanno dato prova di essere interessate alla musica al punto di mettersi le mani in tasca e di pagare per averla. Alcune sono state incredibilmente generose nel loro sostegno. Anche Pledgemusic ci ha dato un grande aiuto. Hanno un buon modello per fare affari in un’era “post-casa discografica” e io li raccomanderei a tutti gli artisti.

 

Cosa pensi della reazione di quelli che hanno acquistato il CD quando lo avete finito?

Non abbiamo cercato in nessun modo di “promuovere” l’album. Ne abbiamo stampate 500 copie tanto per cominciare. Le persone l’hanno comprato così rapidamente che non abbiamo potuto tenerne qualche copia per i media. Così non abbiamo idea di cosa pensino gli opinion-formers del nostro lavoro (a parte te, naturalmente!). Da quello che ho visto su Facebook etc... i nostri sostenitori non sono delusi. È stata una risposta molto incoraggiante, dal nostro punto di vista… e abbiamo stampato altre 500 copie…

 

20150628_wallis_groupLa Gran Bretagna è sempre un punto di riferimento per chi fa musica, ma questo non toglie che sia molto difficile mantenere una visibilità significativa.

La Gran Bretagna oggi è un paese in cui le persone conoscono il prezzo di tutto e il valore di nulla. In questi ultimi tempi per i musicisti è stata dura, ma io non saprei semplicemente cos’altro fare con il mio tempo e quindi perché smettere?

 

Pensi che un articolo su Jazz Butcher in uno dei giornali musicali più influenti potrebbe aiutarvi?

Non è possibile dirlo. Non ho neppure idea di quali siano le pubblicazioni influenti. Devo dire che anche venti o trent’anni fa le recensioni positive sulle riviste non garantivano sempre delle buone vendite. Se lo avessero fatto, potrei dettare queste risposte a una segretaria bevendo cocktail ai bordi di una piscina. 

 

Sai sicuramente che due dei vostri album – "A Scandal In Bohemia" e "Fishcotheque" – sono venduti in rete a cifre considerevoli. Cosa pensi oggi di questi due dischi?

1260232Posso ancora ascoltarli e ogni tanto ne riprenderò qualche canzone nei concerti. Scandal...è stato il primo vero album che abbiamo fatto come gruppo ed è stata una grande esperienza di apprendimento. Avere John Rivers come produttore e l’esperienza in studio di David J non aveva prezzo. Fishcotheque mi riporta alla mente alcuni bellissimi ricordi di giorni pazzi in una zona di Londra molto interessante. Buster Edwards, “the great fishcotrain robber”, un giorno mi ha offerto un brandy. Era quel genere di session.

Non ho controllato i prezzi dei nostri dischi di recente. Nel 2000 la Vinyl Japan ne ha ripubblicati alcuni, compreso Scandal. Prima di allora, so che i prezzi su E-bay o siti simili erano completamente impazziti. Alcune copie dei nostri album sono stati vendute a più di cento dollari.

 

 

La cosa che amo di più nelle tue canzoni è la fusione tra dolcezza e sense of humour, cosa molto presente anche in questo album.

bathPer un po’ le mie canzoni sono state pubblicate da una compagnia che si chiamava Bittersweet Music, era un bel nome. Sono contento che ti piaccia ancora quello che facciamo. Quando abbiamo cominciato a raccogliere I fondi per il nuovo disco, non eravamo sicuri di trovare qualcuno che fosse interessato. Un piccolo aneddoto: una sera stavamo suonando ad Ann Arbor, nel Michigan. Un tipo del pubblico stava chiacchierando con il nostro tecnico del suono, Martin. Gli disse: “Io sono nell’esercito e un sacco di persone della mia unità dicono che non mi dovrebbe piacere Jazz Butcher”. “Assolutamente giusto amico” rispose Martin, “Dovresti fuckin’ LOVE THEM”.

 

Forse Shakey è la canzone che spiega tutto: gli anni passano, ma noi siamo sempre qui e “siamo sempre pericolosi”.

jazzLo Shakey del titolo è naturalmente Neil Young, un uomo che sembra diventare ogni anno che passa più brillantemente sconvolto. Non ho idea di come riesca a farlo! Ci sono molte cose che avvengono nei versi di questa canzone, ma una parte di ciò che volevo dire è che, con tanti grandi capostipiti del rock e del soul morti in anni recenti, c’è un po’ di responsabilità per quelli di noi che sono ancora qui per farsi avanti, “diventare seri” e fare della musica che valga la pena di ascoltare.

 

Di chi è stata l'idea delle ristampe?

La Fire era intenzionata a recuperare i dischi della Creation e a ripubblicarli. Ho detto loro che si erano imbattuti per caso in una band che stava lavorando (il Quartet). Ho aggiunto che se volevano fare le ristampe, dovevano affidarle a noi e pubblicare Last of the fishco2Gentleman Adventurers su vinile. Vedo questo disco come il ponte tra le nostre vecchie cose e il modo in cui siamo oggi. Hanno detto che erano d'accordo e Last uscirà a febbraio su vinile.

 

Usciranno su vinile e su cd?

Penso che la Fire voglia realizzare due box sets, uno con il materiale della Glass e uno con i dischi della Creation. In questo momento temo di non poter dire cosa stiano facendo. Quello che non vediamo l'ora di fare è suonare dal vivo. Si parla di un tour europeo e questo mi renderebbe davvero felice.

 

2015_annavulpe_patNel frattempo Max ha deciso di lasciare il gruppo. Cosa farete?

Non avrebbe molto senso cercare di “rimpiazzare” Max Eider (foto a sinistra, di Anna Vulpe) con un altro chitarrista. Questa non è una “reunion” o un “ritorno”. Non è un mucchio di anziani che cercano di ricreare la loro giovinezza. E' una band cui è successo di trovarsi insieme per caso. Già prima che Max avesse deciso di non suonare più dal vivo stavamo provando con Simon Taylor alla tromba. Quando Max ha deciso di andare via, Simon è entrato... non proprio quello che il pubblico poteva aspettarsi.

 
Potresti per l’ennesima volta spiegare ai nostri lettori cosa significa The Jazz Butcher?

Non ricordo quante volte siamo stati costretti a spiegare che “non facciamo jazz e non downloadmangiamo carne”. È il nome più stupido che si possa immaginare, non ti sembra? Penso che volessimo prendere in giro alcuni dei nomi ridicoli che sceglievano i gruppi dei primi anni ’80. Non avevamo idea che avremmo fatto un disco sotto questo nome, figuriamoci di fare, incidere e suonare a livello internazionale trent’anni dopo. Come ho già detto in passato, è una buffa vecchia vita.

Giancarlo Susanna

Video

Inizio pagina