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20 Giugno 2012

Saint Etienne WORDS AND MUSIC BY SAINT ETIENNE

2012 - Heavenly Recordings
[Uscita: 29/05/2012]

saint etienneOttavo disco in studio per il trio Saint Etienne nato a Croydon, Londra nel 1988, formato dalla cantante Sarah Cracknell e dai due tastieristi Bob Stanley e Pete Wiggs.  Confesso di essermi avvicinato a “Words and music by Saint Etienne” soprattutto sull’onda della fascinazione della loro cover ‘sintetica’ della wilsoniana  Wouldn’t it be nice, contenuta nel recente tributo del magazine inglese Mojo a “Pet Sounds” dei Beach Boys.  Mi sono volutamente distolto da quelli che sono i miei raggi d’azione musicali abituali, prima di tutto per una maggior conoscenza della band in questione, ma anche desideroso di una full immersion  ‘una tantum’  in un recente prodotto del pop anglosassone, un territorio che non mi vede tra i suoi abituali frequentatori: la mia intima speranza era – perché nasconderlo – che la suddetta cover  fosse solo un intrigante anticipo di un lavoro sulla lunga distanza giocato sulle stesse coordinate estetiche di pop freschissimo e corroborante. 

 

Le mie aspettative non sono andate del tutto deluse, perché ci troviamo di fronte a tredici composizioni (corali)  non certo carenti di allettanti voli pindarici melodici dispensati  dalla classe vocale di Sarah Cracknell (Last days of disco, Over the border, Heading for the fair),  ma pur sempre un ennesimo, generoso sforzo dei Saint Etienne – a distanza di ben sei anni dal precedente “Tales from Turnpike House” – di conciliare un’ispirazione pop raffinata con sfacciati ritmi dance sintetici, tagliati con l’accetta,  una componente che ha creato non pochi disturbi psicofisici al recensore.  D’altronde è davvero difficile accettare i Saint Etienne se non ci si fa una ragione di questa dicotomia, che rimane a tutti gli effetti la loro caratteristica più rilevante. 

 

Quando poi alla fine del lavoro ci si imbatte  in due squisitissime leccornie melodiche come I Threw It All Away, ispiratissima ballata finemente cesellata da Crakcnell-Stanley-Wiggs nei suoni, ed  Haunted Jukebox, molto vicina alle migliori emanazioni dell’electro-pop ’80 britannico, quasi quasi si è tentati di perdonare  almeno in parte quella fissa  da ‘dancefloor’ che  spadroneggia in gran parte di “Words and music by Saint Etienne”,  facendo prigioniere a vita le chitarre senza possibilità di amnistia, eleggendo le tastiere elettroniche a deus ex machina, e che fa sì che di volta in volta si materializzino ectoplasmi di ABC, Human League, Heaven 17.  I più intransigenti si astengano assolutamente dall’ascolto del secondo dischetto di remix compreso nella deluxe edition, che pur regala, tra tanto invadente e miserrimo  pun-pun, alcune felici isolette melodiche non disprezzabili. Nel  non malvagio bonus disc di quattro brani  - terza appendice della deluxe edition - si ritrova proprio quella ispirata cover di Wouldn’t it be nice che ha guidato i nostri passi verso “Words and music by Saint Etienne”: alla fin fine non è stata del tutto ingannevole. Una ideale, non impegnativa - ma ugualmente di buon livello - colonna sonora per l'estate che ormai è tra noi.

Pasquale Wally Boffoli

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