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8 Settembre 2014

Mirel Wagner WHEN THE CELLAR CHILDREN SEE THE LIGHT OF DAY

2014 - Sub Pop Records-Audioglobe-Kizmaiaz
[Uscita: 25/08/2014]

Etiopia-Finlandia

mirelwagner-whenthecellar-900pxEcco un’artista sintomatica di un mondo che abbatte le frontiere e gli stereotipi. Mirel Wagner, che debutta con questo album per la prestigiosa Sub Pop dopo il suo esordio del 2011, è nata in Etiopia, ma a poco più di un anno è stata adottata da una famiglia di Helsinki, città in cui è cresciuta come donna e come artista tanto che lei stessa ama definirsi in tutto e per tutto finlandese. Ed ascoltando la sua musica e il suo modo di cantare appare veramente difficile intravedere tracce della sua nascita africana, ma anche di musica black, qualunque cosa con essa si intenda. Per questo suo secondo album Mirel Wagner ha scelto dapprima la via dell’isolamento, ritirandosi per comporre le sue canzoni in un’isolata baita nella penisola di Hailuoto nel nord della Finlandia, mentre la registrazione è avvenuta in uno studio col produttore Vladislav Delay, noto soprattutto nella scena dance. Ma qui non ve n’è traccia alcuna, infatti la musica della cantautrice finlandese si basa su canzoni folk, dagli arrangiamenti minimali, scheletrici; con l’eccezione delle fugaci apparizioni di una chitarra elettrica, di un violoncello e di un piano, ad accompagnare la voce della Wagner è la chitarra acustica.

 

Mirel_Wagner_1-thumbBenché giovane, è nata nel 1987, la personalità artistica della Wagner appare impregnata di malinconia e di una visione cupa dell’esistere. Il disco appare come un continuo dialogo con la morte e la sofferenza, i testi spesso affrontano temi e situazioni molto forti: in Dirt un bambino e la madre sono davanti a una ciotola terribilmente vuota («You can’t eat the dirt, even if you wanna…») e al dramma che tanta parte dell’Africa vive quotidianamente; in Taller Than Tall Trees si parla di una giovane costretta al matrimonio con un uomo molto più vecchio; Mirel_Wagner_2-thumbin Oak Tree protagonista è la morte di un bambino, mentre in 1,2,3,4 la Wagner si chiede cosa stia accadendo sotto il pavimento,  e la risposta sarà un incubo. Più vicino ai canoni del folk e delle ballate americane, che non alle magiche atmosfere delle sue colleghe scandinave, “When The Cellar Children See The Light Of Day” è album intenso e coinvolgente, piacerà anche agli estimatori di Nick Cave per le sue atmosfere cupe e noir, e a chi apprezza un fingerpicking tanto essenziale, quanto forte emotivamente.

Voto: 7/10
Ignazio Gulotta

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