Tom Misch & Yussef Dayes What Kinda Music

Tom Misch è un giovane e promettente musicista balzato all'attenzione di pubblico e stampa specializzata nel 2018 con “Geography”, interessante ma non stupefacente album d'esordio nel quale poteva vantare collaborazioni con nomi del calibro di De La Soul e Roy Hargrove. Polistrumentista, producer e cantante, Misch sembra a proprio agio nel fermento della nuova scena jazz britannica che, senza remore, ingloba linguaggi propri della musica elettronica, del soul e dell' hip-hop. Per quanto cercare di stabilire il perimetro di una qualsivoglia scena non abbia molto senso, ormai da anni dal suolo del Regno Unito provengono numerosi dischi che, se proprio non vogliamo annoverare tra i capolavori destinati a rimanere intramontabili, quantomeno si attestano tra le cose migliori degli ultimi tempi. Una tendenza questa che etichette come Impulse! e Blue Note sembrano aver recepito piuttosto bene. Merito indubbiamente del lavoro incessante di figure storiche come Gilles Peterson e dell'opera di musicisti poliedrici e determinati quali Shabaka Hutchings e Yussef Dayes. Ed è proprio Dayes, reduce dagli acclamati lavori con Kamaal Williams e Alfa Mist a porre la firma, assieme a Misch, a questo “What Kinda Music”. L'album si muove agevolmente tra fusion e soul, prendendo ispirazione tanto da Billy Cobham che dai Return To Forever, dallo Stevie Wonder di “Innervisions”e anche dal resto del sound Motown degli anni '70, anche quello più smaccatamente disco. Non meno evidente, anche l'influenza di Thom Yorke e Marvin Gaye traspare volentieri, ma va sottolineato quanto il lavoro goda in generale di una freschezza ed una compattezza sonora invidiabili. I primi cinque brani ascoltati di seguito rasentano la perfezione; parti vocali accattivanti sorrette da un drumming sciolto, potente e preciso e da linee di basso corpose e pulsanti, insomma un pop molto ben riuscito. E a proposito di basso, in più di un'occasione nel disco ritroviamo il rodatissimo Rocco Palladino, sodale di Dayes in numerose altre occasioni. Ottima anche la scelta di affidare il featuring della suadente ballad Nightraider al rapper statunitense Freddie Gibbs, in forma brillante e fresco dei lavori con Madlib e The Alchemist. La seconda parte di “What Kinda Music” è caratterizzata da un lieve cambio di registro dove risaltano le parti strumentali e nelle quali hanno gioco facile le doti di Palladino e le ritmiche spezzate di Dayes, con Misch che offre buone soluzioni armoniche alla chitarra e ai synth. Indubbiamente tra i dischi dell'anno.