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12 Settembre 2014 ,

The Roaring 420s WHAT IS PSYCH?

2014 - Stoned Karma Records
[Uscita: 20/06/2014]

Germania                                                                                           # Consigliato da Distorsioni

roaring 4260146150700Ci sono album che catturano al primo ascolto e altri che vengono valorizzati e si rafforzano ad ogni ascolto successivo. “What is psych?” appartiene alla seconda categoria. Gli undici brani del disco fluttuano difatti nell'aere del pop psichedelico in maniera lieve e naturale, con un tipo di sonorità talmente impregnato di anni '60 che al primo impatto può sembrare di averlo già sentito mille volte. Ci vuole in realtà qualche ascolto in più per accorgersi di come l'album di esordio di questa band di Dresda sia di fatto un oggettino delizioso nel suo insieme. I Roaring 420s arrivano a questo primo lavoro in studio dopo la pubblicazione di alcuni singoli, tra i quali una cover di Laisse tomber les filles di Serge Gainsbourg, e dichiarano così la loro passione per il pop e la psichedelia 60's e tutto quanto ad essi collegato (a cominciare dal nome del gruppo che contiene il numero il codice per indicare la cultura della cannabis). Un pop psichedelico che a tratti strizza l'occhio a ritmiche surf e garage, e altre volte a ritmi beat, ma che rimane sempre saldamente ancorato alla base psych, anche grazie alle atmosfere create dal sitar elettrico e alle dosi abbondanti di fuzz.

 

the_roaring_420sCi sono componenti varie nella musica dei Roaring 420s, fuse insieme, amalgamate in maniera inscindibile, come non di rado accade nei nuovi suoni psichedelici contemporanei, ed è proprio questo che risulta inusuale al primo ascolto, ma che a ben vedere è il punto di forza dell'album e ciò che lo rende accattivante. Ci sono passaggi attraverso atmosfere velvetiane, anche grazie alla voce perfettamente calata nel ruolo di Florian Hohmann e al controcanto della batterista Luisa Mühl (gli altri due componenti sono Martin Zerrenner al basso e voce e Timo Eilert alla chitarra), come accade nel lungo primo brano Bury My Burden (7:19), o nell'ancora più velvetiana Hey Hey Rider; ci sono salti impetuosi nel garage-beat, come nel secondo pezzo, Blue Jay, e c'è il pop-psych di stampo westcoastiano di Yes I Am.the-roaring-420s-21 Infine anche un'impronta più strettamente garage in You Had To Learn It The Hard Way. Stiamo parlando naturalmente di sfumature di suono rispetto all'impalcatura generale e portante del pop psichedelico e melodico. Se aggiungiamo che tutti i brani dell'album sono scritti dalla band, sia per quanto riguarda la musica che per quanto riguarda i testi, il che è sempre apprezzabile per un gruppo agli esordi, “What Is Psych? si presenta certo come un ottimo biglietto da visita.

 

Voto: 8/10
Rossana Morriello

Audio

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