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17 Novembre 2014

Adam Cohen WE GO HOME

2014 - Rezolute Records
[Uscita: 15/09/2014]

 Canada   #consigliato da Distorsioni


Adam Cohen
Non venga la tentazione di giudicare il quarto album di Adam Cohen partendo dalla filiazione, oltre che genetica, artistica, di quest’ultimo da Leonard Cohen, ché il discorso sarebbe destituito di senso sin dall’incipit. Come direbbe un nostro amico, brillantissimo saggista, “bisogna separare le due cose".  E allora, spogliata la questione dal troppo greve e insostenibile riferimento di questo “We Go Home” all’opera del padre Leonard, per quanto stili e contenuti tendano a rassomigliarsi, e uno spirito di emulazione si rilevi alquanto nettamente, possiamo dire d’essere al cospetto di un album dignitoso. I temi sono intimistici anzichenò, la voce  gradevole e sapientemente modulata, pur senza particolare spicco qualitativo, per un folk d’autore di buon livello. Il riferimento al padre, le quiete atmosfere suscitate e ricercate tra i solchi di quest’opera, ne fanno un lavoro che scivola con somma piacevolezza sonora, sebbene persista la sensazione d’essere al cospetto, in taluni momenti, di frammenti un po’ troppo derivativi.

 

Brani quali Song Of Me And You, con l’uso parco ma opportuno degli archi a farne meglio rilevare i contorni, Put Your Bags Down, con la voce di Adam tendente a eleganti viluppi cohenarmonici in chiave folk, Uniform  - dove, per quanto ci si sforzi di sceverare l’impatto vocale di Cohen Jr. da quello dell’augusto genitore, il conato emulativo è troppo spiccato, sebbene gli arpeggi iniziali siano piuttosto gradevoli - la dicono lunga su quello che è il tenore complessivo del disco. Love Is, bordeggiata da intarsi di cori e di falsetti in backing vocal, risulta tra gli episodi più efficaci dell’intero album,  e suona assai poetica e ispirata, così come ebbra di molli melodie crepuscolari  si dispiega Fall Apart, similmente alla intensissima e raccolta Swear I Was There, prima del breve tassello finale costituito dall’abbrivio arpeggiato di Boats che approda, infine, nelle tranquille lande di una quieta melanconia, entro un cerchio armonico che si chiude. 

Voto: 6.5/10
Rocco Sapuppo

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