Migliora leggibilitàStampa
16 Dicembre 2014 ,

Violet Woods VIOLET WOODS

2014 - The Great Pop Supplement/Meadow Records
[Uscita: 03/11/2014]

Inghilterra    # Consigliato da Distorsioni

Violet Woods cover

 

E così siamo ancora a parlare di neo-psichedelia. Della migliore però. Il folto esercito di nuovi artisti e gruppi devoti a questo suono prosegue inarrestabile in quella che a tutti gli effetti si può definire la terza ondata acida, dopo quella gloriosa, ed ovviamente migliore, dei sixties, seguita da quella di grande livello degli anni ottanta. Se per quest'ultima molti critici accusavano le band di revivalismo fine a se stesso che cosa dovrebbero e dovremmo dire allora  30 anni dopo? Nella musica rock tutto è stato scritto ed esplorato, adesso si prende quello che viene, con le dovute eccezioni. I Violet Woods, inglesi di Cambridge ed attivi dal 2011,  esordiscono con un disco davvero bello, con la loro forte passione per la psichedelia che trasuda da tutte e nove le tracce qui presenti. Come molti artisti contemporanei il disco, distribuito tramite il solito Bandcamp, viene pressato in vinile bianco per renderlo più appetibile, in sole 200 copie numerate. 

 

La 12 corde scintillante che colora l'opener Electric fascination chiarisce subito le intenzioni del gruppo, voci perfettamente calibrate ed un bel solo finale. D'alto livello pure la seguente Over the ground, canto byrdsiano e con profumi di Paisley Underground miracolosamente recuperati. Grande partenza. Ma sinceramente si dura fatica a parlare diViolet Woods ogni singola traccia, tanta è la cura dei Violet Woods per ogni minimo particolare. Abbiamo per dire canzoni superbe come Here, Take your time, nella quale il gruppo dà libero sfogo a qualche volo strumentale, che Steve Kilbey dei Church stesso avrebbe voluto scrivere. The dancer pare estratta dal glorioso "Fifth Dimension" byrdsiano, Raw love è un'altra song perfetta, già edita come singolo nel 2012, pare uscita da un "Nuggets", mentre la conclusiva The River, aperta dal solito limpido jingle-jangle, chiude un disco di superba fattura, anche a scapito di una non troppa spiccata originalità. Ma ad un esordio di questo livello tutto ciò si può perdonare tranquillamente. Album e gruppo da amare, non ci resta che aspettare nuovi emozionanti capitoli.
  

Voto: 8/10
Ricardo Martillos

Audio

Inizio pagina