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26 Dicembre 2015 ,

The Necks VERTIGO

2015 - Fish of Milk-ReR-Nothern Spy
[Uscita: 30/10/2015]

Australia  #consigliatodadistorsioni     

 

a1767889221_16The Necks sono un trio australiano che giunge con "Vertigo" al 18esimo lavoro in studio, a partire dal 1989. I suoi componenti, Tony Buck (batteria, percussioni e chitarra), Lloyd Swanton (contrabbasso) e Chris Abrahams (piano e tastiere), vantano una grande esperienza e una indubbia e comprovata capacità tecnica che li ha contraddistinti nella scena jazz contemporanea. Descrivere la tipologia sonora proposta in questo lavoro è piuttosto complicato. I colori che predominano anche nella cover sono essenzialmente due: il bianco e il nero. La matrice classica, che parte da composizioni strumentali rigorosamente attente allo sviluppo di armonia e melodia, la divagazione astratta, che pur non tradendo la base jazz da cui parte, di fatto si stempera in evoluzioni psichedeliche del tutto irregolari, in geometrie contrappuntistiche inattese e ansiogene.

Nel mezzo la miriade di sfumature che giocano con la tensione e con l’imprevisto. Tra fluidità e dissonanza, ipnotica, suadente elegia e inquietante, misterioso ermetismo. C’è una tensione atmosferica vibrante, sapientemente incanalata in un senso di sospensione mai indulgente o gravoso ma brioso e scintillante. L’album si sviluppa fondamentalmente in due lunghe jam più una terza traccia senza titolo. Accordi pianistici tirati, intramezzati da trovate rumoristiche enigmatiche ed un procedere altalenante, 0004778601_10sincopato e convulso quanto etereo e trascolorato, rarefatto e scarno.

Gli equilibrismi funambolici sono tutti nella sensibilità e nel tempismo in cui le architetture vengono scomposte, disperse, ricompattate.

La poesia e l’elegante morbidezza di un volo planante o lo scivolare leggero a pelo d’acqua e poi l’impatto emotivamente forte e travolgente dei riverberi, del gioco delle luci, di un magico e caleidoscopico alternarsi di colori. Uno stimolo percettivo coeso, altamente trascinante e coinvolgente ma anche pieno di variabili e di incognite spiazzanti che provocano un senso di piacevole tensione, una ricezione vigile. Non c’è mai una nota fuori posto o un vuoto prolungato che possa distogliere l’attenzione da questa danza conturbante, da questo intrigante gioco di ombre che prelude a inattese visioni. Il rapimento sensoriale è un continuo protendersi sull’orlo di un pericoloso dirupo che ci raggela e insieme ci svela una prospettiva incantevole. E’ lo stordimento e l’ebbrezza della vertigine, il mistico punto d’incontro tra bianco e nero.   

 

 

Discografia consigliata

Sex (1989) - Aquatic (1994) - Piano Bass Drums (1998) - Aether (2001) - Drive By (2003) - Mosquito/See Through (2004) - Chemist (2006) - Silverwater (2009) - Mindset (2011) - Open (2013) - Vertigo (2015)    

  

 

Voto: 7.5/10
Romina Baldoni

Audio

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