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22 Maggio 2013 ,

Lordi TO BEAST OR NOT TO BEAST

2013 - Sony BMG
[Uscita: 01/03/2013]

lordi to beast or not to beastI Lordi non sono un fenomeno da baraccone del rock’n’roll e l’uscita di questo loro sesto album ne è la conferma. Questa singolare Monster Band incarna la quintessenza di quell’immaginario estetico-musicale che ha disegnato l’iconografia del rock’n’roll scenico. L’approccio musicale dei Lordi, sin dal primo album “Get Heavy” del 2002 si ispira al miglior glam shock rock di sempre. Da quello professato dal padre dell’horror distorto Alice Cooper, da cui hanno ereditato frontalità e gusto per il grand guignol, a quello di metal band  quali WASP, Twisted Sisters, Kiss o Raven, di cui riprendono i passi, a base di adolescenziale trasgressivo rock’n’roll così stimolante per gli ormoni dei più giovani. L’elemento gotico è lasciato sullo sfondo di tastiere accattivanti che lasciano intravedere uno zio Tibia zompettante e grottescamente headbanger.

 

Lontano dal violento, funereo e satanico approccio di molti altri nordeuropei, i Lordi puntano ad un’ironia che ricorda non poco i teutonici Rammstein, che di serio hanno ben poco, nonostante i toni marziali. Per dirla in altro modo i Lordi stanno ai Kiss come i Darkness stanno agli Aerosmith o gli Hives agli Stooges, nel senso che incarnano in modo gustosamente iconografico un aspetto del rock o, più nello specifico, dell’heavy metal che ha già un’identità e proprio per questo non tradisce se stesso. E nonostante siano palesemente una “costruzione a tavolino”, i Lordi meritano un’attenta valutazione. Sin dal primo singolo Would you love your monster man del loro album d’esordio, i Lordi non accusano sbavature, e nel corso della loro discografia la loro evoluzione stilistica si avverte. Il loro ultimo disco non ne è né una sintesi né una conseguenza scontata.

 

LORDIE’ il classico attesissimo nuovo album per gli irriducibili fans del genere! Mentre nella scena punk hardcore degli anni 90 i Misfits spiazzarono per la loro componente oscura decisamente insolita per la scena hardcore e punk, così i Lordi, in pieno XXI secolo con “To Beast or Not To Beast”, che già dal titolo incita ad una celebrazione del male modernamente alternativa, ci divertono a suono di riffoni e ritornelli immediati degni della migliore rock-o-teca per scatenati nerd metallari. Nel video creato per il loro singolo The Riff, una splendida biondona, terminata la carta igienica, decide di recarsi in sexy clothes al supermercato, per ritrovarsi i Lordi a suonare in corsia casalinghi e fronteggiare un’estemporanea quanto improbabile invasione di zombie: sintesi decisamente efficace della loro natura!

 

Non siamo un male per i ragazzi, siamo peggio” apre il disco per protrarsi lungo undici tracce di divertente glam metal dai toni duri. Il loro ironico narcisismo si esprime attraverso un orecchiabile disco a base di goliardiche cavalcate e travolgenti balletti metal. Il male rappresentato dai Lordi è quello dei vari episodi di Creepshow o dalle meravigliose avventure tutt’altro che sentimentali di mostri d’altri tempi. Un orrore pop che ormai è fruibile dalle masse quanto le sculettate di quella nonna erotica di Madonna, è questa la novità. I Lordi invocano una fetta di storia del rock riaggiornandola e forgiando un disco allegramente educativo da un punto di vista spensieratamente storico: non susciteranno mai l’attenzione che meritano ma solo perché non incarnano alcuna moda del momento. E’ questo volge decisamente a loro favore.

 

Anthony Ettorre

Video

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