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1 Dicembre 2023 ,

Micropupazzo The Wedding Album

2023 - Kottolengo Recordings & Wines
[Uscita: 09/06/2023]

L’idea che esista un pezzo importante della produzione musicale contemporanea possa essere etichettata come musica elettronica è tanto fuorviante e stupido quanto chiamare arabi tutti i musulmani. Va da sé, il problema non sono le etichette, ma la loro utilità, e quelle di sopra servono veramente a poco. D’altra parte, come da più di vent’anni i Micropupazzo fanno, è più utile aprire brecce, inaugurare brandelli di pratiche strappate all’automatismo delle scelte compositive. Non bisogna scomodare l’analisi adorniana delle armonie storicamente slabbrate per avere un’idea del lavoro degli ineffabili DJ Mad One Put Tank e Mc Por Kode d10, è sufficiente farsi un giro sul sito micromusic.net del quale sono stati frequentatori della prima ora; ore dell’anno 2004 nelle quali tra l’altro i due si davano da fare anche a tirare su il primo evento italiano a 8bit e a costruire un pantheon culturale fatto di frammenti audiovisivi nel quale comodamente Cicciolina siede accanto ad Alvaro Vitali il quale è alla destra dei Kopyright Liberation Front. “The Wedding Album", la loro ultima collazione sonora – sì collazione – uscita per la Kottolengo Recordings di Johnson Righeira, è tutto questo e forse anche altro, se con altro intendiamo un’idea di armonie in movimento che negli anni si è andata affinando raggiungendo una forma quasi canonica. Se non ci si fida del recensore che, come guccinianamente noto sta sempre lì a sparare cazzate, invitiamo alla verifica empirica: si ascolti Lasciati Sorprendere. Il pezzo è chiaramente una fiaba sugli anni ottanta raccontata dal punto di vista di un Pentium II della fine degli anni novanta. La cosa interessante qui, come nella precedente Adana3, è la ricerca di una traduzione, una trasduzione sarebbe più corretto dire, di uno spettro tecnologico in un altro; si tratta cioè di costruire gli stessi rapporti espressivi attraverso una tecnologia che ne implica by design degli altri. È così che gli 8bit sono solo la schiuma del suono, come gli accenti nel Jazz, messi lì a legare trame armoniche o semplicemente ricordi: è il caso di Lo Fi o Wi Fi alla quale l’artista Yogo Treno partecipa sia in fase di scrittura che di realizzazione. Su Infilami la Billa, il più singolo tra tutti gli anti-singoli di cui si compone “The Wedding Album”, conviene forse spendere qualche parola. Si tratta di una giapponesata orchestrata da Jogo, ossia l’imitazione iperrealista di attitudini e suoni dell’estremo oriente; ora il “giapponesismo” è la cifra stilistica che accompagna tutto l’ascolto di “The Wedding Album”, ma qui, più che altrove, Micropupazzo coglie nel segno dello straniamento. In poco più di due minuti tira su il cortocircuito perfetto in cui la disillusione situazionista prova a farsi genere. Più esplicitamente Infilami la Billa è un serissimo paradigma di “microrientalismo accidentale”, non mi viene in mente niente di migliore, ossia in filigrana possiede degli elementi riconoscibilissimi e duplicabili: giapponesismo, tune di chip minimale, intarsi 8bit, ritmica divisibile in tre. La cosa realmente sorprendente è che, nonostante il tenore ostentatamente scanzonato dei pezzi (ascoltate la dance da buco della serratura di Come? Ballare!), l’album nel suo insieme mantiene la compostezza che poi è la stessa compostezza che appartiene al quartiere berlinese di Wedding che compare nel titolo del lavoro dei Micropupazzo. Non so se a breve sentiremo ancora parlare di loro, se si blinderanno dietro gli stessi nomi nati da una logorrea sottoculturale o, più probabilmente ne sceglieranno altri; non credo, sono fatti così. Per questo ci piacciono e vale la pena ascoltarli sempre ancora di nuovo, meglio live.

Voto: 7.5/10
Luca Gori

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