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10 Luglio 2016 ,

DJ Shadow THE MOUNTAIN WILL FALL

2016 - Mass Appeal Records
[Uscita: 24/06/2016]

Stati Uniti  

 

a2643473199_10A distanza di cinque anni dall’ultimo album, “The Less You Know, The Better”, DJ Shadow, al secolo Joshua Paul Davis, ci elargisce il suo ultimo lavoro, “The Mountain Will Fall. Un errore capitale sarebbe accostare quest’ultimo tassello della frastagliata produzione dell’artista americano al suo magnum opus, il prodigioso “Endtroducing...”, ormai di un ventennio fa. Laddove la freschezza di idee dell’allora giovane rampollo della scena hip-pop e sperimentale americana germinava come una lussureggiante vegetazione sonora, qui ci imbattiamo in una miscellanea di stilemi dall’indubbio fascino, sì, ma anche dal sapore di irrimediabile dejà vu, di ripetizione quasi ecolalica di temi usati e abusati all’infinito. Affiancato da innumerevoli ospiti (Run The Jewels; Nils Frahm; Ernie Fresh; Matthew Halsall; G Jones And Bleep Bloop), il prode Davis imbastisce una cornucopia di sonorità che s’intersecano lungo direttrici di crossover estenuante: hip-hop, elettronica, experimental, nu jazz, dando vita a un’opera variegata all’inverosimile quanto dispersiva e priva della potenza compositiva sciorinata nei suoi migliori cimenti.

Comunque, ad onta del livello complessivo non proprio esaltante, non sono assenti neppure qui talune pregnanti perle musicali: The Mountain Will Fall, dal ritmo accattivante, Dj shadow cover 2pulsazioni come salienti dal grembo infetto della terra; Bergschrund, con Nils Frahm, validissimo compositore tedesco, in qualità di ospite, dall’incisivo e spericolato impianto sperimentale; la selvaggia sarabanda percussiva di Depth Charge, ebbra di ritmi metropolitani venati da febbri elettroniche; la splendida Ashes To Oceans, sostenuta traccia dalle sinuose linee esotiche, con la superba tromba jazz di Matthew Halsall, grande musicista britannico, nel finale evocativo e sognante; le conclusive e intense tracce, Ghost Town e Suicide Pact. Ribadiamo: un album dignitoso, ma lontano anni-luce, in termini di creatività e freschezza, dalle opere migliori del pur valoroso artista statunitense.  

 

Voto: 6.5/10
Rocco Sapuppo

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