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15 Ottobre 2013 ,

Elf Power SUNLIGHT ON THE MOON

2013 - Darla / Orange Twin
[Uscita: 1/10/2013]

Elf Power SUNLIGHT ON THE MOON 2013 – Darla / Orange Twin Quasi vent’anni di attività, 12 gli album realizzati, più vari singoli ed ep, adesso con questo “Sunlight On The Moon” il gruppo di Andrew Rieger sembra voler tornare alle sonorità dei primi album. Provenienti da Athens, Georgia, alfieri di un lo-fi psichedelico morbido e non privo di ironia, i nostri si sono sempre mossi in un contesto vicino a band come Neutral Milk Hotel, Of Montreal, Olivia Tremor Control e al collettivo ed etichetta Elephant 6, da non dimenticare anche la collaborazione con il grandissimo Vic Chesnutt per l’album “Dark Developments” uscito nel 2008, artista a cui dedicheranno l’album eponimo del 2010, uscito un anno dopo il suicidio di Vic. Come sempre Rieger è affiancato da Laura Carter, multistrumentista e sua compagna nella vita, a cui si sono aggiunti per l’occasione Jame Huggins degli Of Montreal al basso, Peter Alvanos alla batteria, ma anche loro si cimentano in diversi altri strumenti., Jesse Mangum alla drum machine e John Fernandes al violino.

 

Caratteristica delle composizioni di Rieger sono l’alternanza di elementi solari e scuri e inquieti, in questo senso il titolo dell’album che fa riferimento alle ombre create dalla luce del sole sulla luna è perfetto, e l’abilità nel costruire armonie e melodie accattivanti e orecchiabili, ma sempre con qualche elemento destabilizzante, un rumore, un ritmo percussivo, una distorsione, un suono ripetuto, che le rende oblique e intriganti nella migliore tradizione lo-fi. Ma non sempre qui il gioco riesce, per esempio in Darkest Wave l’apparizione della chitarra che cita Paint It Black appare fuori luogo o in Chromosome Blues la base ritmica della drum-machine è semplicemente troppo moscia, mentre Things Lost e Manifestations appaiono poco ispirate e in definitiva monotone; invece fra le cose migliori Total Annihilation ha ritmo e tensione, Grotesquely Born Anew, forse la canzone più riuscita, vibra di un sinuoso violino che destabilizza egregiamente la melodia, Transparent Lines è una gradevole ballata psichedelica con il fingerpicking della chitarra e il piano in evidenza e in Lift The Shell  mellotron e rumori vari rendono ancor più intrigante la bella melodia del brano. In definitiva un album piacevole da ascoltare, ma che ha il difetto di sorprendere raramente e di non aggiungere nulla alla lunga discografia del gruppo.

Voto: 6/10
Ignazio Gulotta

Audio

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