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18 Agosto 2014 ,

Slow Motion Rider SLOW MOTION RIDER

2014 - The Committee to keep music evil
[Uscita: 01/05/2014]

slowmotioncover albumSlow Motion Rider sono una band losangelina formata nel 2010 con la classica formazione power trio: Alan Stone, voce e chitarra, Blake Kennedy al basso e Austin Hand alla batteria. La primissima line up oltre a loro comprendeva ben due chitarristi ed un organista (il primo disco dei Doors è il preferito del leader)  ma venne prontamente "smontata" da Alan perché il suo sogno era quello di ricreare il suono di Cream e Jimi Hendrix Experience.  La loro missione, come quella della loro etichetta, è quella di tenere la musica pura ed incontaminata. Hanno un suono potente, tipico delle formazioni triangolari, quindi per restare in territorio musicale yankee, sono più orientati sul versante texano che californiano, ma non disdegnano puntate verso territori dove la psichedelia la fa da padrone. Nel loro disco d'esordio che porta il loro stesso nome, "Slow Motion Rider", non mancano le solite pesanti concessioni al genere stoner che negli ultimi anni sta riscuotendo consensi superiori a quanti ricevuti dagli stessi Kyuss da quando iniziarono a proporlo, di rimando ai Blue Cheer va detto.  

 

slowmotionPosterIn questo sospirato debutto i tre losangelini hanno cercato il più possibile di ricreare il sound e le atmosfere che si respirano nei loro infuocati live show, il tutto grazie anche ad una registrazione più vicina al vecchio analogico che alle nuove tecnologie. Il disco è stato prodotto da Rob Campanella dei Brian Jonestown Massacre. Le intenzioni del gruppo appaiono subito chiare dall'opener Hold your hand out to the sun e dalla seguente I can't feel anymore che ha un un basso prepotente ad aprire le danze, voci spaziali e progressioni ritmiche più Loop e Spacemen 3 che Hawkwind.  Lo stesso muro di chitarre riverberate fa bella mostra di sé in Ride your purple, che racchiude tutta l'essenza del sound Slow Motion Rider. Wondered why  e Destination nowhere, dove i ritmi rallentano solo apparentemente, con i loro chitarroni urlanti, sono i due brani del disco più debitori del sound stoner, i Kyuss ringraziano perSlowMotionRider1 l'omaggio. The key è una splendida ballata psichedelica open mind oriented, con magnifici breaks vocali periodo sixties, e fuzz a tonnellate colorano I like the way you look. Con il riff della finale Kids ain't got no soul gli Slow Motion Rider rischiano invece una denuncia a firma Keith Richards per plagio (Jumpin Jack Flash ndr.).  "Slow Motion Rider" è un disco sostanzialmente riuscito che può emozionare al primo ascolto mentre i successivi svelano una band dalla non troppa spiccata originalità ma niente problemi, in questo sono perfettamente nella media.

 

Voto: 7/10
Ricardo Martillos

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