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6 Febbraio 2016 ,

Massive Attack RITUAL SPIRIT EP

2016 - Autoproduzione-Virgin
[Uscita: 28/01/2016]

Inghilterra   #consigliatodadistorsioni     

 

Massive Attack - Ritual Spirit EPSe è vero che ormai fanno parte della storia della musica al pari dei connazionali Radiohead, i Massive Attack non hanno più bisogno di lanci promozionali per supportare le loro uscite discografiche. Basta infatti che il loro nome rimbalzi nei social networks per una paio di giorni perchè si crei una forte aspettativa nei loro confronti. La loro credibilità si è edificata e rafforzata nell'arco di ben 25 anni di onorata carriera, nemmeno scalfita dalle sterili polemiche scatenate, in seguito alla loro pubblica condanna del genocidio del popolo palestinese, per mano dello stato israeliano.

Eccoli quindi a sorpresa con questo nuovo EP prodotto però dal solo Robert Del Naja (3D) mentre Grant Marshall (Daddy G) porrà la sua firma sulla produzione di un altro extended play in uscita a primavera. Insomma non c'è di che annoiarsi, considerando anche le voci sempre più insistenti che vorrebbero  un nuovo album vero e proprio pronto entro la fine dell'anno. 

 

massive-attack-515237c9847e7Per quel che riguarda "Ritual Spirit", le sue quattro tracce sono tutte indistintamente di ottimo livello e compongono un quadro uniformato da toni scuri e inquieti nel quale spiccano delle collaborazioni di prim'ordine. Il caratteristico timbro vocale di Roots Manuva incede con determinazione attraverso il beat ossessivo di Dead Editors, nel quale l'influenza Massive-Attack1di Burial risuona evidente nel rinnovato sound del duo di Bristol, grazie soprattutto ad alcune fruttuose collaborazioni intercorse tra loro nel recente passato. 

La title-track è forse il brano più emozionante, col suo giro di chitarra che ricorda molto il rock dalle tinte dark-wave di The God Machine e nel quale la splendida voce soul di Azekel si muove con dolcezza e dolore, regalandoci alcuni minuti nel quale il mondo ci appare come sospeso in MassiveAttack_byKevin_W35Duna successione di istantanee, ognuna delle quali portatrice di particolari prima ignorati. Il teso Voodoo In My Blood vede invece la partecipazione degli scozzesi Young Fathers, realtà hip hop tra le più interessanti e meno convenzionali degli ultimi anni. Chiude questo EP l'atteso ritorno di Tricky che, alternandosi al microfono con 3D, pone il sigillo sulla cupa ballata Take It There, non lasciandoci rimpiangere gli antichi fasti. Imperdibile, come qualsiasi altro lavoro dei Massive Attack.

 

Voto: 8/10
Aldo De Sanctis

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