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27 Dicembre 2017 ,

Walt Wagner REWORKS

2017 - Sub Pop
[Uscita: 17/11/2017]

Stati Uniti

 

Walt Wagner è uno di quei pianisti che, pur dotati di talento eccezionale, vivono l’ambiguità sonora di non essere direttamente associati a un genere musicale definito legato al suono di uno strumento che esprime tutta la sua personalità soprattutto negli ambiti del jazz o della musica classica. Abbiamo avuto già in passato esempi celebri e ultra commerciali in questo senso (chi non ricorda il Richard Clayderman degli anni ’70 e ‘80?). E nonostante il repertorio qui presente appartenga a un mondo rock piuttosto lontano dall’easy listening, anche Wagner non riesce però a sfuggire a questa trappola proponendo in un concerto al Canlis Restaurant di Seattle registrato un anno fa e pubblicato in questi giorni una decina di canzoni pop-rock rigorosamente per solo pianoforte.

 

Dopo gli omaggi discografici del passato ai mondi musicali di Pink Floyd e Vangelis, Wagner si destreggia da par suo sia con classici del rock quali la Purple Rain di Prince, sia con brani di artisti più oscuri e meno conosciuti (Bondye dei Goat o 1901 dei Phoenix). In mezzo ci sono cose di My Bloody Valentine, Fleet Foxes, Dj Shadow e persino dei post-punk Buzzcocks.

La tecnica è ovviamente formidabile, il virtuosismo impera tra i tasti bianchi e neri, ma il risultato è a volte un po’ stucchevole e forzato ed è difficile segnalare un brano o un altro che si distinguano per una piacevolezza particolare. Si aggiunga a questo la scelta discutibile di far sfumare i brani live che terminano senza lo scroscio degli applausi che certamente saranno stati ottimi e abbondanti. Se un voto più che alto sarebbe da attribuirsi alla prodigiosa tecnica e al talento dell’uomo, la monocorde totalità dell’album e la sua stucchevolezza non superano l’esame raggiungendo in media una stentata sufficienza. 

 

Voto: 6/10
Maurizio Pupi Bracali

Audio

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