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Grateful Dead Rare Cuts & Oddities 1966

2013 - Rhino/Grateful Dead Records
[Uscita: 20/04/2013]

GratefulDead1966Questa compilation dei Grateful Dead, "Rare Cuts & Oddities 1966", 18 brani per - più o meno - un'ora ed un quarto di musica, era già uscita una prima volta nel 2005 per la Grateful Dead Productions, Inc. e dopo, il 24 Marzo 2009, per Atlantic Records/ATG, sempre su CD. In occasione del Record Store Day - eccoci nuovamente a farvi riferimento - il 20 Aprile 2013 il tutto è stato ripubblicato su vinile dalla mai troppo lodata a sufficienza Rhino/Grateful Dead Records, in edizione limitata su due LP, oltre che nuovamente su CD: probabilmente per riportare l'attenzione su questa primissima stagione artistica della band del grande Jerry Garcia, deceduto a soli 53 anni nel 1995 per un attacco cardiaco, dopo aver avuto problemi anche con il diabete nell'ultima fase della sua vita. I Grateful Dead - per chi non lo sapesse - furono una delle massime espressioni della psichedelia e della cultura hippie e 'lisergica' di San Francisco (CA) degli anni '60: la band, la sua musica e la comunità che vi ruotava attorno, situata al 710 di Ashbury Street in San Francisco, erano un tutt'uno inscindibile, diventando il punto di riferimento musicale per Ken Kesey, il maggior sostenitore e teorico dell'LSD, oltre che per Owsley Stanley, il chimico artefice della formula dell'LSD. 

 

I Grateful Dead erano la colonna sonora, la band fissa a San Francisco dei famosi Acid Tests di Ken Kesey, eventi tesi a rivoluzionare gli schemi mentali ed esistenziali della generazione freak californiana. Ma prima di questi cruciali avvenimenti, ancor precedentemente all'incisione nel 1967 del primo omonimo album "Grateful Dead", la band, stabilizzatasi con tale ragione sociale nel 1965 (ex Warlocks e già Mother McCree's Uptown Jug Champions dal 1964), poteva vantare un repertorio vastissimo di cover di songs e classici profondamente radicati nel blues, nel folk, nel country, ma anche nel soul, nel rhythm & blues e nel rock'n'roll, generi nei cui recinti (soprattutto blues, folk, country) i Grateful Dead torneranno in clamorosa umiltà nel 1970, con lavori in studio magnifici come "Workingman's Dead" "American Beauty", dopo la sbornia psichedelicaGrateful-Dead-1966 del biennio 1968-1969, che aveva sortito album incredibilmente creativi ed espansi, a tutt'oggi immortali come "Anthem Of The Sun" (1968), "Aoxomoxoa", "Live/Dead" (1969).

 

I conti tornano se si considera poi che Jerry Garcia all'inizio dei sixties, prima di incontrare il bassista Phil Lesh e più tardi il chitarrista Bob Weir, il tastierista Ron "Pigpen" McKernan ed il batterista Bill Kreutzmann, era un grande appassionato di bluegrass e folk, sin da quando adolescente imparò i primi rudimenti di chitarra: l'imberbe Jerry suonava in quegli anni il suo banjo nei locali nei quali questi generi andavano per la maggiore. Delle prove, dei demo, delle 'bizzarrie' in studio e live contenuti in "Rare Cuts & Oddities 1966",  (ne trovate elenco dettagliato in calce alla recensione) non finirà poi quasi nulla nel primo album omonimo della band uscito nel 1967 accanto a spiritate, spericolate covers blues (Good Morning Little Schoolgirl, Sitting on Top of the World, New, New Minglewood Blues, Viola Lee Blues), country (Beat It on Down the Line), ed ispiratissime rivisitazioni folk (Morning Dew, Cold Rain and Snow): vi ritroviamo giusto la fascinosa giostra chitarristica Cream Puff War firmata Jerry Garcia, nella quale l'artista di San Francisco già lascia fluttuare pindaricamente le sue corde tra le stelle con impagabile carismatico marchio di fabbrica. 

 

Nella lunga sequela di classici riarrangiati con modalità sì naif ma già personalissime - tutti targati 1966 - si possono ascoltare in questa preziosa compilation tra gli altri Walking the Dog, Good Lovin', Stealin', The Promised Land, Not FadeAway, Big Railroad Blues, Empty Heart, Sick and Tired, I'm a King Bee, con le illustri firme rispettivamente di Rufus Thomas, Artie Resnick/Rudy Clark, Chuck Berry, Buddy Holly, Noah Rare+Cuts++Oddities+1966Lewis, Jagger/Richards, Dave Bartholomew/Chris Kenner, Slim Harpo. Rielaborazioni di alcuni di questi classici appariranno in questi stessi anni negli album di debutto di bands al di qua ed al di là dell'oceano come Rolling Stones e Young Rascals. Nei solchi  di "Rare Cuts & Oddities 1966" troverete ancora poche delle evoluzioni dell'organo lisergico di Ron "Pigpen" McKernan con cui Garcia avrebbe incrociato le sue infinite iperboli chitarristiche nei dischi psichedelici dei tardi '60 suddetti. Lo si può ascoltare invece in Walking The Dog, intrigante e 'singhiozzante', con funziona ritmica. In compenso in alcuni brani in primissimo piano appare l'indiavolata, forsennata harmonica di "Pigpen": nei sei minuti live del classico r&b degli Stones Empty Heart o nei quasi dieci minuti, sempre dal vivo, di Caution (Do Not Stop on Tracks), firmata Grateful Dead, dove imperversa solitaria o dialogante con i solismi della chitarra di Garcia. In queste rarità del 1966, riportate alla ribalta dal Record Store Day, affonda le radici la leggenda Grateful Dead: impossibile prescindere da esse.

 


 Tracklist 

- Walking the Dog  (Rufus Thomas) Rehearsal Version – 5:38  

- You See a Broken Heart  (Pigpen) Rehearsal Version – 2:50 

- The Promised Land  (Chuck Berry) Rehearsal Version – 2:31  grateful dead 1966

- Good Lovin' (Artie Resnick, Rudy Clark) Studio Demo – 2:41  

- Standing on the Corner  (Grateful Dead)  Studio Demo – 2:55  

- Cream Puff War  (Jerry Garcia) Studio Demo – 3:37 

- Betty and Dupree  (traditional, arr. Grateful Dead) Rehearsal Version – 5:35

- Stealin'  (Gus Cannon) Rehearsal Version – 2:53 

- Silver Threads and Golden Needles (Dick Reynolds, Jack Rhodes) – 3:00 

- Not Fade Away  (Buddy Holly, Norman Petty) Rehearsal Version – 3:51 

- Big Railroad Blues (Noah Lewis) Live, February/March, 1966 – 3:10  

- Sick and Tired (Dave Bartholomew, Chris Kenner) Live, February/March, 1966 - 3:19

- Empty Heart (Mick Jagger, Brian Jones, Keith Richards, Charlie Watts, Bill Wyman)    Live, February/March, 1966 – 6:18

- Gangster of Love (Johnny "Guitar" Watson) Live, Fillmore Auditorium, San Francisco,  July 3, 1966 – 4:35GD-TV-67

- Don't Mess Up a Good Thing (Oliver Sain)  Live, Fillmore Auditorium, San Francisco,  July 3, 1966 – 2:56

- Hey Little One (Dorsey Burnette, Barry De Vorzon) Live, Danish Center, Los Angeles,    March 12, 1966 – 5:02

- I'm a King Bee (Slim Harpo) Live, Danish Center, Los Angeles, March 12, 1966  – 6:01 

- Caution (Do Not Stop on Tracks) (Grateful Dead) Live, Danish Center, Los Angeles,  March 12, 1966  – 9:18

 

 

Voto: 7.5/10
Pasquale Wally Boffoli

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