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19 Dicembre 2013 ,

Von Tesla RAISED BY CLEAR ACID

2013 - Boring Machines
[Uscita: 20/12/2013]

Von Tesla - Raised by Clear AcidUn disco shock quello che Marco Giotto, con il moniker di Be Invisible Now!, fece uscire tra i primissimi esordi dell’etichetta di Castelfranco Veneto. “Neutrino” fu un album veramente epocale e rivoluzionario nella sua proposta di elettronica analogica che, oltre ad incrementare e rivalutare il genere, diede visibilità e prestigio a questo specifico settore ignorato e sottaciuto per lunghi anni dalle produzioni italiche. Ora lo stesso eclettico artista cambia veste e progettualità diventando Von Tesla ma sostanzialmente si muove all’interno dello stesso tessuto sonoro. Questa volta predilige un ambient drone che punta all’esplorazione a tutto tondo. Una sonda sperduta che attraversa mondi paralleli e che restituisce la percezione di un susseguirsi stratificato di flashback. L’immersione concettuale richiede un maggiore sforzo poiché la costruzione non segue alcun criterio di ricerca effettistica né armonica, è assolutamente emotiva ed estemporanea. In più è contraddistinta da afasicità più evidenti, da veri e propri vuoti gravitazionali in cui si precipita in virtualità liquide o volatili che sembrano somigliare ad esperimenti di trance psicologica indotta, assuefazione contemplativa, sospensione ipnotica. Due suite assolutamente ancorate ad un concept di fondo per complessive cinque tracce che per la prima volta esigono l’imprimitur rigoroso del vinile invece che del supporto digitale.

 

n3 è un dilagare di impulsi e onde sinusoidali in bassa frequenza, il gioco sembra essere quello del campo magnetico, dell’accumulo di elettricità e dello stimolo percettivo. I momenti apneici sono in realtà parte integrante della costruzione emozionale e della carica intensiva di tutto il lavoro. Understanding of Gravity/de Sitter Space introdotta da battiti e feedback glaciali a tratti metronomici e poi incalzanti o in dispersione sembra voler essere una preparazione ansiogena. L’effetto è tanto straniante quanto morbosamentevon_tesla cullante, si entra in una contraddizione e in uno stupore che evoca tanto l’idea di smarrimento siderale quanto di risacca amniotica. L’enfasi trova culmine in Null Hypersurface che sembra voler suggerire l’ideale approdo spazio temporale. Il lato B offre invece una rilettura criptica e occulta. Una palingenesi sensoriale. Il suono assume consistenza materica, si plasma a strumento esplorativo, la magia alchemica riesce a fargli assumere sinergie che diventano un unicum con i nostri pensieri, con le nostre sensazioni, con i nostri ingranaggi mentali. All Cycles Lost e Unifying all Fundamental Interactions (Vertical Horizon) rappresentano la sintesi entropica di quella sublime scuola dell’elettronica inaugurata dai Tangerine Dream e dai precursori della musica cosmica: l’indagine psichica che tende tanto all’interiorità che alla spazialità metafisica, la conoscenza multidimensionale.

  

Voto: 7/10
Romina Baldoni

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