Lagwagon Railer

I Lagwagon celebrano i trent’anni di carriera, pubblicando il loro nono album in studio, dal titolo “Railer”. Il disco è come sempre targato Fat Wreck Chords, anche se la produzione è affidata a Cameron Webb, figura di spicco nel contesto punk, il quale ha messo la firma in progetti di importanti gruppi come i Pennywise, gli Alkaline Trio, i Sum 41, ma anche complessi come i Motörhead.
Questo nuovo Lp dei californiani è un giro di boa rispetto ad “Hang” (2014). Infatti, piuttosto che proseguire sulla linea di quest’ultimo, si torna alle sonorità di “Let’s Talk About Feelings” (1998). Strumentalmente, ci rapportiamo agli stessi Lagwagon di sempre. Una band che ha fatto dello skate punk un culto, con sonorità veloci, continue e potenti. La chitarra prosegue nel giocare un ruolo importantissimo, si ascolti il giro che assume in Surviving California, con lo spazio di un 'a solo' imponente, e in Parable, la quale si apre con una dolce voce femminile, nonché quella della figlia del cantante Joey Cape, accompagnata da una chitarra classica, per poi esplodere dopo la breve intro. Affidandoci al titolo del brano successivo, Dangerous Animal, ascoltiamo davvero una traccia pericolosa, che raccoglie al suo interno tutta la violenza degli anni ’90, in cui possiamo collocare i migliori Lagwagon. Il tocco di Webb è sensibile, una produzione forte con suoni grezzi che si riflettono anche sulla voce di Cape, la quale dopo tre decadi rimane inconfondibile, ma continua a maturare. In The Suffering ci si accorge particolarmente di quanto sia graffiante, accompagnata da un giro di basso massiccio, nelle mani di Joe Raposo.
Nel complesso, quindi, ci troviamo di fronte ad un’ottima produzione, anche se non possiamo affermare che sia migliore del precedente “Hang” e nemmeno che sia uno dei migliori album dei Lagwagon. Ciononostante, è un album fruibile, rapido ed intenso che merita indubbiamente l’ascolto.