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31 Agosto 2016 ,

Pop. 1280 PULSE

2016 - Sacred Bones Records
[Uscita: 26/08/2016]

Stati Uniti  #consigliatodadistorsioni

 

Pop1280_pulseLa pulsazione di una New York futuribile ma agghiacciante. Una nuova Gotham in cui la memoria di vecchi ribelli come Patti Smith, Tom Verlaine o Johnny Thunders è ormai persa, scolorita, travisata, imbrattata di revisionismi e graffiti anarcoidi derivati dalla più cupa scena britannica dei primi anni ‘80. Le sceneggiate di Jaz Coleman, la ballabilità malata dei New Order, la silhouette di Peter Murphy, lo slancio violento dei Godflesh. Oltre ad echi della Chicago più violenta ed alternativa (vedi tali Ministry) ed all’ombra lunghissima di emarginati concittadini come Martin Rev e Alan Vega (RIP), forse i primi a cogliere tutta la decadenza dell’era tecnologica.

La pulsazione si fa elettromagnetica, ed è poi quella delle drum machine, della vocalità da killer seriale, della chitarra usata come un bisturi in un’autopsia, delle percussività metalliche che rimbombano come nel ventre di cetacei svuotati divenuti monumenti di archeologia industriale, buoni per i rave di una generazione la cui rabbia non esplode più in “movement” (sotto)culturali, ma viene sistematicamente repressa in intime profondità personali. Una trama complessa in perenne equilibrio tra sintetico ed analogico, tra animalesco e robotico, tra lucidità e metanfetamina.

Il paradiso evocato dai Pop. 1280 - nome derivato da un racconto di Jim Thompson, scrittore e sceneggiatore della Hollywood più noir e pulp, è un labirinto di neon urbani in Pop1280_bandcui si muovono frenetiche correnti elettriche, come fossero batteri lobotomizzati in una capsula Petri nel laboratorio di uno scienziato androide. "Pulse", spartanissimo EP su cassetta che sarà distribuito durante il tour europeo del prossimo settembre, comprende quattro brani mai pubblicati (leggi outtakes) e tre riletture remixate, cromate e sdoganate per un dance floor industriale, di altrettante canzoni già apparse nell’ultimo LP, “Paradise”, pubblicato nel gennaio 2016. Ovvero una terrificante immersione nell’abisso della mente post tecnologica di umanoidi persi nelle moderne Babilonia di cemento, vetro ed acciaio care al movimento cyberpunk.

pop1280_band_2Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie” I Pop. 1280 hanno evidentemente scelto la pillola azzurra. A voi la vostra scelta, ma attenzione! L’ascolto d’obbligo non è tanto questo “Pulse” (spurio seppur buon lavoro di patchwork) quanto il fratello maggiore “Paradise”: un’esperienza tetra, schizoide, ma costruita per non lasciare indifferenti.

Voto: 6.5/10
Giovanni Capponcelli

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