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18 Giugno 2017 , ,

Les Discrets PRÉDATEURS

2017 - Prophecy Productions
[Uscita: 21/04/2017]

Francia    #consigliatodadistorsioni

 

Sono trascorsi cinque anni dall’uscita di quel “Ariettes Oubliées...” (2012) che aveva sancito il passaggio musicale dei Les Discrets dal blackgaze delle origini a sonorità più vicine a una cinematografia dark. Il primo magnifico album “Septembre Et Ses Dernieres Pensees” (2010) si incentrava su quell’intreccio di desiderio e paura, legato all’amore e alla morte, che è sempre stato uno dei fili conduttori dei lavori della band di Lione. Fursy Teyssier è anche un illustratore e un regista di film d’animazione, di cui ricordiamo lo splendido cortometraggio “Tir Nan Og” (2007). La musica, la poesia e l’immagine costituiscono da sempre un intreccio difficilmente sbrogliabile nelle rappresentazioni dell’inconscio, delle paure e dei desideri. Quest’ultimo "Prédateurs" non fa eccezioni, deviando ancor più nella direzione di un decadentismo verlainiano e di una cinematografia dark in cui è facile abbandonarsi a pensieri sulla vita e sulle cose.

 

Il primo brano Prédateurs (dove il predatore è proprio l’uomo) rivendica il diritto degli animali a una esistenza senza sofferenze. Virée Nocturne è il manifesto dell’intero album: un viaggio notturno che si mostra come successione di atmosfere buie e malinconiche. La versione di Dälek presente nell’EP “Virée Nocturne“ (2016) che ne ha anticipato l’uscita, ne esalta ancor più il lato onirico e visionario. La voce di Audrey rimane quasi sempre impercettibile sullo sfondo. Una sequenza cinematografica accompagna  la seducente Vanishing Beauties che chiude con un finale emozionante. L’elettrica e splendida Le Reproche riprende i ritmi di un film noir ambientato in una periferia cupa e anonima mentre una cadenza alcestiana contraddistingue Rue Octavio Mey.  Le melodie lente delle colonne sonore dei film francesi degli anni ’70 sono evocate in The Scent Of Spring (Moonraker). Chiude l’album Lyon – Paris 7h34, un viaggio denso di solitudine attraverso territori rurali e periferie urbane. "Prédateurs" è davvero un bell’album che ci sentiamo di consigliare.

Voto: 7,5/10
Felice Marotta

Audio

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