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24 Giugno 2023 ,

Klidas No Harmony

2023 - Bird’s Robe Records
[Uscita: 02/06/2023]

No Harmony”, opera prima dei marchigiani Klidas (Emanuele Bury, Francesco Coacci, Lisa Luminari, Francesco Fratalocchi, Alberto Marchegiani e Giorgio Staffolani) colpisce per la potenza emotiva canalizzata attraverso uno spiccato senso della misura, oltreché per una scrittura orientata alla stratificazione di più livelli. Le sei tracce dell’album sondano spazi dimensionali differenti, con lo sviluppo di un'attitudine spalancata verso una idea di crossover totalizzante. La prevalenza dell’elemento strumentale orienta verso un imprinting post-rock che, se in alcuni passaggi manifesta la propria natura introversa, in altri defluisce negli stessi canali sotterranei dei Tool trasformandosi in una sorta di flusso di coscienza magmatico. La musica dei Klidas prende le mosse da una base concettuale di jazz-core fuoriuscita da un alveo urticante nato dalle allucinazioni di John Zorn o dalle devianze math alla Zu. Proprio in questo senso diventa naturale allora che le traiettorie free-form del sassofono di Francesco Fratalocchi intercettino la spinta delle chitarre di Emanuele Bury e Lisa Luminari in Circular diventando un'unica sostanza, mentre nella psichedelia ciclopica di The Trees Are In Misery si rimodellano le geometrie immaginifiche di Adam Jones definite grazie alla possente ossatura ritmica. Lo spettro della band ha rifrazioni multidirezionali e soluzioni sempre inattese. L’opener Shores vive della stessa malinconia dei Giardini Di Mirò catturata in “Rise And Fall Of Academic Drifting”, così come la genealogia del sound di Shine deriva dalle fughe in avanti della fusion seventies cristallizzata nel suo versante elettrificato. La traccia corre lungo un crinale di vuoti, pieni e ripartenze innescate proprio da mutevoli intrecci chitarristici che si avviluppano reciprocamente in una dinamica di irrequietezza. Siamo certi che Not To Dissect avrebbe la benedizione di Mike Patton, tale è l’innalzamento del livello di furia sonora unita a meccaniche di ibridazione intelligente. Il dato impressionante è che quando i Klidas decidono di alzare il grado di nichilismo sono sempre in pieno controllo, come negli squarci alla Mogwai di Arrival, scardinati da inserti poliritmici che conducono ad un epilogo di grande profondità. “No Harmony” sorprende per la maturità ed il metodo di elaborazione di un materiale multiforme, triturato e ricomposto in costruzioni sonore a tratti davvero sorprendenti.

Voto: 8/10
Giuseppe Rapisarda

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