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13 Febbraio 2016

Eleanor Friedberger NEW VIEW

2016 - Frenchkiss Records
[Uscita: 22/01/2016]

Stati Uniti

 

fiedeberger album newviewL'intrigante Eleanor Friedberger ci riprova ancora e con questo "New view" siamo al terzo disco in circa sei anni. I due lavori precedenti avevano trovato ottimi consensi in virtù della bella voce della ragazza dell'Illinois e di innocenti pop songs costruite con gusto e sapienti arrangiamenti. A onor del vero faceva belle cose anche in coppia col fratellino Matthew con i sottovalutati Fiery Furnaces, inevitabilmente sciolti verso la fine del 2011.

La Friedberger, farà 40 anni a Settembre, non è quel che si suol definire una bellezza ma non si fa certo tanti problemi a mostrare il suo corpo sulle copertine dei suoi dischi solisti, sia nel precedente "Personal record" dov'era impegnata in una salutare nuotata che in quest'ultimo New View dove è catturata in una posa stile Catwoman a scrutare nuovi orizzonti. Se il titolo dell'album evidenzia un nuovo punto di vista e d'arrivo l'ascolto al contrario non fa che ribadire quanto già sentito e ascoltato in precedenza. E in fondo è questo il limite di tutti i dischi di Eleanor, inizialmente carini e scorrevoli al primo impatto, un tantino monocordi a lungo andare. Sarà per via della voce, morbida e vellutata ma senza molta ampiezza cromatica e che tende ad appiattire canzoni che sarebbero ben costruite e con il loro sottile fascino. 

 

friedbergerIl climax del disco si potrebbe a grandi linee ricollegare a quello dei misconosciuti Ludus,  splendida band post punk formata a Manchester sul finire dei settanta, con la divina Linder a farla da protagonista alle armonie vocali e profumi canterburiani annessi. Ma l'album della Friedberger viaggia invece su binari più soft, melodie semplici e costruzioni sonore non troppo cervellotiche ed elaborate. E' stato partorito a Los Angeles e registrato a New York, coast to coast.

Carina la trovata dell'iniziale He didn't mention his mother con la falsa partenza tipica della puntina del giradischi quando scivola sul vinile e molto bella a ruota Open Season, gioiellino folk psichedelico. Un pezzo da amare. Non sono niente male nemmeno Your word e Because I ask you quantomeno vocalmente. Gli highlights dell'album sono però altrove.

Intanto la meravigliosa Never is a long time che dimostra come Eleanor potrebbe indirizzare il suo songwriting verso scritture da vera folksinger se solo lo volesse, del resto voce e mezzi compositivi non le fanno difetto. Sugli stessi (alti) livelli ele 3l'intensa Two versions of tomorrow, sono quasi sei minuti dove si ascolta una Friedberger al pieno della sua maturità espressiva, voce di velluto con un tappeto sonoro di soffice psichedelia. Impeccabile anche la finale A long talk che chiude degnamente un lavoro di buon livello e molto gradevole all'ascolto. Eleanor Friedberger convince ancora senza emozionare a pieno, non si può certo farla rientrare fra le cantanti più originali e fantasiose in circolazione ma New View è, a ogni buon conto, una terza prova solista che piacerà molto ai suoi fedeli estimatori e desterà l'attenzione degli amanti delle belle voci femminili. 

Voto: 7/10
Ricardo Martillos

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