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26 Aprile 2012

Violassenzio NEL DOMINIO

2012 - ALKA Record Label
[Uscita: 27/04/2012]

Violassenzio Nel DominioDopo l' esordio con "Andrà tutto bene...", uscito nel 2010 sempre per ALKA record label, i ferraresi Violassenzio realizzano un secondo disco, "Nel Dominio". Ecco un bell' esempio di cantautorato italiano dai risvolti psichedelici, fra rock e pop, fra atmosfere intime (Come un risveglio, la delicata e sognante Piano e solo) che si alternano a momenti più "duri" (il psyche-rock "sospeso" di Rinchiusi in una scatola), intermezzi acustici (Nel dominio pt. 1), ballate indie-pop (La storia quando è numeri) e altro ancora: la vorticosa Nelle fabbriche, il ritornello innodico di Amo chi sogna. Un concept album che si snoda lungo 14 tracce che scivolano una dentro l' altra, dove il filo conduttore sembra essere l' ossessione per i numeri, da non tradurre in passioni matematico-algebriche, bensì riguardante il condizionamento, inevitabile che gli stessi finiscono per dettare alle nostre vite, interiori e sociali.

 

Dal limite imposto alla giornata, scandita da orari (numeri, quindi) regolari e predefiniti, fino al potere esercitato da "chi conta" (è proprio il caso di dirlo) sulle masse attraverso il "dominio" (inteso come controllo) del dominio matematico (di una funzione, ovvero l' insieme su cui la funzione stessa è definita): un gioco di parole quindi, che però, quando viene applicato al mondo reale, assume una sua precisa (e mortale) formula. Pressioni, condizionamento e ribellione ad esso attraverso questa presa di coscienza del protagonista che sembra percorrere (ma forse è soltanto un sogno) questa sorta di viaggio allucinato, con lucidità e consapevolezza sempre maggiore  mano a mano che si prosegue. L' inquinamento dei numeri rispetto alla nostra vita (tema, ripeto, portante dell' album) sembra portare al coma, all' ottenebramento della ragione (il suo sonno genera mostri, si sa) e diventa vitale tornare ad essa: suona così la sveglia nel finale di Solo nei sogni?.

 

Ma è davvero un nuovo inizio oppure soltanto un altro giorno, l' ennesimo numero da sommare ai precedenti? Ed è con questa domanda che termina il disco: un lavoro interessante, anche ambizioso e coraggioso, dotato di testi capaci di scavare a fondo (pur con qualche perdonabile momento di ingenuità) uniti a temi musicali che, di volta in volta, creano insieme alle parole quadretti sospesi, attimi di riflessione-alienazione e bruschi risvegli. E a proposito di quadretti, va sottolineato il bell' acquerello, elaborato in digitale, posto in copertina e opera del pittore centese Flavio Biagi. In definitiva: da tenere d' occhio.

Andrea Fornasari

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