Calibro 35 Momentum

Giunti al settimo album i Calibro 35 spiazzano ancora un volta. Abbandonando (ma solo in parte) il “poliziottesco’s sound” dei primi album funky-soul- jazz e le atmosfere fantascientifiche del più recente “S.P.A.C.E.” del 2015 e dopo l'avventura immaginifica di "Decade" del 2018, ecco che con “Momentum” virano ancora una volta, anche se non troppo bruscamente, verso altri lidi musicali pur rimanendo profondamente se stessi. Album prevalentemente tastieristico con presenza predominante dell’incessante ritmica della batteria di Fabio Rondanini che si fa a volte conduttrice di un trip hop strumentale e futuristico (Death Of Storytelling, o la più ipnotica Automata) o di un groove più pesante e continuo come nella tastieristica e tambureggiante Fail It Till You Make It, “Momentum”si snoda attraverso dieci brani per poco più di mezz’oretta. Il 'poliziottesco’s soundtracks' ritorna e fa più che capolino in Tom Down, in Thunderstorms And Data che vede addirittura un intermezzo di sax pinkfloydiano (Enrico Gabrielli) spezzare il ritmo convulso dell’immaginifico brano, e soprattutto in 4X4 tappezzata di tastiere felicemente orgiastiche. Il finale con la pianistica e quasi prog One Nation Under A Format e l’apertura con Glory-Fake-Nation che vede protagonista sottotraccia una nenia vocale quasi africaneggiante confermano il parziale cambiamento di rotta ancor più suggellato dai due inconsueti brani rap cantati rispettivamente da Illa J, rapper di Detroit (Stan Lee) e dalla rapper londinese Mei (al secolo Mercy Welbeck) che conduce l’electro danza di Black Moon. Musica senza confini da parte dei quattro polistrumentisti (Martellotta, Gabrielli, Rondanini, Cavina) col valore aggiunto di Tommaso Colliva, produttore, regista e quinto membro effettivo tanto da essere sempre presente nelle foto ufficiali della band.