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Strata Florida MADE OF STARS

2014 - Saint Marie Records
[Uscita: 25/03/2014]

 strata_florida                                                      # Consigliato da Distorsioni

Accanto al sopore che appartiene agli annoiati, come un pulsante da premere esiste un desiderio di entusiasmo che non ha prezzo se affonda quando è giusto che avvenga. Gli Strata Florida nel composto riverberante di “Made of Stars” colgono la mai sopita volontà di rifioritura di sensibilità noise-romantica, alla ricerca di conferme su coordinate MBV, ma a partire da remoti sdilinguimenti The Passion fino a recenti ritorni quali The Medicine (To The Happy Few). Cosa che per taluni potrebbe significare mero esercizio di ripetizione stilistica, o ricerca di entusiasmi oramai non più recuperabili dati gli augusti precedenti. Senonchè gli Strata Florida (già parte degli Swallow per la 4AD), compiono il passo di un canone estetico, che nel rock riesce ancora a far vibrare semmai vi sentiste propensi ad una rigenerata visionarietà. Cosa dire infatti di un incipit quale By The Way, scrematura di particole shoegaze, in un romantico sciabordio di distorsioni melodiche sulla diafana vocalità di Louise Trehy.

 

Fa pensare poi il prosieguo del dischetto in brani come Au Naturel Hang On, intrisi di rimandi sonoro-paesaggistici che non discostano da sensazioni di innamoramento idealizzato. Caldi, anche se distanti dal pieno conseguimento qualitativo gli accordi di Run, seppure il successivo Take Me Out, irrobustito da un deciso ricorso al tasto loudness, stratafloridaouisecolga in pieno reminescenze chitarristiche fatte apposta per non abbandonare antiche propensioni Cocteau Twins. E via così senza particolari picchi di vertigine, ma tranquillizzati da una medietà che tuttavia conforta le nostre aspettative. Automatic sventola il drappo di distorte armonizzazioni aureolari; Monster abbraccia come solo un tessuto fatto per specchiarsi e vedersi traslucidi; Made Of Stars e Lost in Shadows stordiscono in un appassimento dolciastro di echi, ronzii e ridondanze apologetiche di una epicità che ci fa cogliere l’ agio del sentirsi psichedelici. Made of Stars non è un capolavoro. Possiamo dire tuttavia si riveli quale conferma di un particolare ambiente mentale: il rientro a casa, l’anticamera e la promessa di innumerevoli trompe-l’oil in ogni altra maledetta stanza.

 

Voto: 7/10
Marco Prina

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