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25 Agosto 2013 ,

AA.VV. LOS NUGGETZ – 60’S GARAGE AND PSYCH FROM LATIN AMERICA

2013 - Rockbeat Records
[Uscita: 2/07/2013]

60’S GARAGE AND PSYCH FROM LATIN AMERICAL’interesse degli appassionati verso la scena rock del continente latino americano sta portando a scavare a fondo dentro un universo tanto vario, quanto sconosciuto, in gran parte perché, ancora lontani dalla globalizzazione e da internet, che hanno reso il mondo molto più piccolo e raggiungibile, si era proprio alla periferia dell’impero, ma anche perché una scena tanto ricca e vivace fu poi travolta all’inizio degli anni settanta dalle tragiche vicende politiche del continente. Infatti si andarono affermando ovunque nel sangue regimi dittatoriali estremamente repressivi per i quali il rock era un fenomeno degenerato e comunista da spazzar via. Questo ha impedito ai musicisti di proseguire la carriera e di farsi conoscere, basti l’esempio del Messico, pur formalmente una democrazia, ma dove in seguito allo scandalo scoppiato per alcuni episodi di nudismo e per l’uso di stupefacenti al festival rock di Avandaro nel 1971, nei fatti la scena rock psichedelica fu spazzata via, Oggi quei dischi sono materia per collezionisti, autentiche rarità dai prezzi spesso proibitivi, ma per fortuna ci sono le ristampe, come questa preziosa raccolta che ha il sapore di un vero e propria piccolo compendio enciclopedico su quanto avvenne nei sessanta nel mondo di lingua spagnola, una parte consistente riguarda la penisola iberica. La raccolta, che racchiude moltissime rarità, è curata da Randall Wood che nelle sue belle note ci dà esaurienti informazioni sui gruppi e le loro carriere e sulle canzoni eseguite, spesso cover di brani inglesi e americani, e correda il tutto con belle e rare foto.

 

Fondamentalmente questa gigantesca raccolta, cento i brani contenuti, sofferma la sua attenzione su quelli che qui in Italia si chiamavano gruppi beat, nati sull’onda di quanto stava accadendo nel mondo anglosassone e che procurarono una forte frattura con le tradizioni musicali nazionali, imponendo sin dal modo di vestire e di muoversi in scena una vera rivoluzione del costume in senso libertario. Quella che si respira ascoltando questa compilation è proprio l’aria nuova di spensierata libertà, in primo luogo in campo sessuale, e pensiamo a quanto fosse di rottura in paesi come la Spagna, affogata nell’ottuso clerico- fascismo del regime franchista, e negli altri paesi latino americani tutti profondamente intrisi di perbenismo e ipocrisia cattolica. C’è nella musica un’ansia irrefrenabile di scuotersi, di tirar fuori tutta l’energia, ed ecco allora chitarre fuzzy, organi fiammeggianti, e un cantare che spesso ricorre ad urli rabbiosi, il movimento sensuale del rock’n’roll incontra la furia del garage prefigurando in alcuni casi ritmi protopunk.

 

Potremo trovare brani di alcuni dei gruppi più famosi e importanti: ascolteremo così la psichedelia fiammeggiante dei domenicani Kaleidoscope, i pionieri del rock messicano  Los Dug Dugs e i loro connazionali Los Ovnis, influenzati dal flower power californiano, la garage band  peruviana Los Yorks, e i loro conterranei gli psichedelici Traffic Sound qui con una cover di I Am So Glad, gli alfieri del garage argentino Los Gatos Negros, gli uruguayani los Iracundos influenzati dal pop britannico, o il rock beat degli spagnoli Los Bravos. Fra le molte cover segnalo Los Apnos con Satisfaccion, ma  decisamente più riuscita è Ya No Hai Beatles, Los Sirex con una spettacolare Fire, i Lone Star con una curiosa Mi Generacion, i Locos Del Ritmo con Hey Joe, Francio Morello con Mrs. Robinson e Gloria Benvenista con Esta Bota Son Por Caminar versione latina dell’hit di Nancy Sinatra. Moltissime le scoperte, per ragioni di spazio mi limito a segnalare Los Holys che col loro strumentale Sueňo Psicodelico creano un ritmo cinematico e immaginifico di grande modernità o il rock blues dei Los No di Incompresdidos. Ma ad ognuno starà poi trovare il proprio tesoro in questo grande magma di rock en espaňol.

Voto: 8/10
Ignazio Gulotta

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