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21 Agosto 2014 ,

Moon Duo LIVE IN RAVENNA

2014 - Sacred Bones Records
[Uscita: 19/08/2014]

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Dopo l'album del 2012 “Circles” il duo composto da Sanae Yamada e Ripley Johnson, quest’ultimo chitarrista e cantante dei californiani Wooden Shjips, ha deciso, per il tour estivo europeo del 2013, di provare qualche innovazione aggiungendo un batterista nella persona di John Jeffrey. I risultati sono stati così soddisfacenti che i Moon Duo hanno deciso di dare alle stampe una testimonianza di quel live set. La scelta è caduta sul concerto di Ravenna e per l’occasione hanno chiamato a registrare Mattia Colletti. Come ha dichiarato Yamda: «Lo spettacolo di quella sera e la sua registrazione sono riusciti a incapsulare tutto ciò che stava accadendo al momento – l’ondata di caldo, il viaggio, e il cambiamento nell’energia e nella composizione della band». Molto apprezzata dalla band la location dell’Hana-bi, un palco situato a pochi passi dalle acque dell’Adriatico. Ora la registrazione è disponibile in un’edizione limitata in vinile di 2.000 copie, e ovviamente per il download digitale.

 

Depurato di qualunque elemento caratterizzante il live, applausi e quant’altro, il disco riesce però a restituire il forte impatto live della band, un suono potente e incalzante, dalla forza avvolgente che esce dalle nostre casse con una straordinaria immediatezza. Si ascolti la lunga ipnotica Free Action, dieci minuti che hanno il sapore della jam psichedelica e dei toni oscuri dei Suicide di Alan Vega, in cui l’improvvisazione gioca un MD_MagdalenaWosinska1ruolo centrale. I Been Gone vola su ritmi robotici, dei Devo del terzo millennio in trip rock’n’roll, così come la successiva Motorcycle. I Love You ha ritmiche Kraftwerk e una chitarra dai suoni acido-space in cui eccelle Ripley Johnson, la conclusiva Goners ci riporta più in ambito no wave dark (Suicide). Ai sei brani già conosciuti già citati vanno aggiunti In The Sun e Mazes, conclude il disco la bonus track Set It On Fire: siamo sempre nelle coordinate che ormai conosciamo, ritmi ipnotici, psichedelia, influenze kraut e atmosfere scure. Giova l’innesto della batteria che percuote le pelli in modo geometrico e implacabile, aumentando l’impatto sonoro e la complessiva resa della musica.

Voto: 7/10
Ignazio Gulotta

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