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24 Gennaio 2015 , ,

The Thing-Thurston Moore LIVE

2014 - The Thing Records-Trost Records
[Uscita: 08/12/2014]

Svezia-Norvegia-USA     #Consigliato da Distorsioni 

 

thurstoon Moore coverQuesto disco testimonia l’esibizione dal vivo, tenutasi il 10 febbraio 2013 al Cafè Oto di Londra di The Thing, il supergruppo che schiera due fuoriclasse del jazz scandinavo, Mats Gustafsson (qui al sax baritono) e il batterista Paal Nissen-Love col bassista Ingebrit Håker Flaten, nell’occasione rinforzati da Thurston Moore, che certamente non ha bisogno di presentazione per i nostri lettori. La registrazione è stata curata da John Chantler e Jonathan McHugh, e missata dal chitarrista del gruppo post rock Radian Martin Siewert, a Vienna. Il disco presenta solo due composizioni, della durata rispettivamente di circa venti e dodici minuti. La musica suonata dai quattro, va detto subito, non è di facile ascolto, ma se si è appassionati del genere l’impegno è ripagato. In Blinded by thoughts l’inizio è affidato ai sovracuti della chitarra di Moore, ben presto doppiati dal sax di Gustafson, non nuovo a collaborazioni in ambito rock, da Jim O’ Rourke a Neneh Cherry. L’ingresso dei due ritmi partecipa all’improvvisazione totale. Le parti di batteria sono torrenziali, su un tempo molto sostenuto, e il basso non è da meno. Le parti di chitarra sono puro rumorismo e il sax mugola, grufola, alterna riff a suoni tirati e slabbrati. 

 

mooreVerso la metà del brano il ritmo rallenta un poco, il basso segue una linea più tradizionale e i solisti sembrano voler improvvisare a solo di natura più classica, ma ben presto si torna alle origini. Un vero combattimento tra gli strumentisti. La seconda traccia, Awakened by you, è più distesa. Inizio simile, con Moore che tortura le corde, poi entra Gustafsson e traccia una linea melodica più piana. Siamo dalle parti dell’Albert Ayler più lirico. Segue un lungo intermezzo con le corde sul proscenio, soprattutto del bassista Ingebrit Håker Flaten, che mostra grande conoscenza dello strumento e un buon THE-THINGafflato melodico. Quindi i ritmi si alzano nuovamente e attacca un serrato dialogo tra Moore e Gustafson, che si scambiano i ruoli di solista e inventore di riff. Gran finale con ritmi ossessivi e solisti inPhoto by Greg Cristman versione mugolante, che riporta alle gloriose esperienze dell’ Art Ensemble of Chicago, gruppo che spesso in passato era liquidato come bizzarria dell’epoca, e oggi è tenuto in gran conto in alcune zone nevralgiche del mondo musicale, come appunto la loro città d’origine e la Scandinavia (pensiamo ai Motorpsycho che incidono la loro Theme de Yoyo). Il free jazz è un genere che sembrava destinato a scomparire, e invece oggi trova nuova linfa, anche grazie all’apporto di musicisti con storie totalmente diverse alle spalle come Thurston Moore. Per gli appassionati del genere una chicca imperdibile, ma chi non lo è si rivolga ad altri lidi. 

Voto: 8/10
Alfredo Sgarlato

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