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2 Febbraio 2014

Bap Kennedy LET’S START AGAIN

2014 - Proper Records
[Uscita: 03/02/2014]

bap kennedy# Consigliato da Distorsioni

 

Il ritorno dell'uomo di Belfast. Non stiamo parlando ovviamente del grande George Ivan Morrison ma del suo illustre collega ed amico Bap Kennedy. L'ormai cinquantenne irlandese di motivi per farsi apprezzare ne ha tanti. Il suo meraviglioso disco di due anni fa, "The sailor's revenge" prodotto da Mark Knopfler era stato uno dei dischi solisti più meritevoli (e notevoli) del 2012. In quel lavoro confluivano influenze irlandesi mischiate ai profumi americani dai quali Bap è sempre stato contagiato. E questo nuovo lavoro, "Let's start again" pare di nuovo appropriarsi di quelle radici, finendo per risultare un disco molto country-oriented nonostante sia stato registrato nella sua patria d'origine. Lo stile compositivo  che contraddistingue queste 11 semplici ballate ha più di un punto di contatto con i vari songwriters texani, grandi come Guy Clark, Townes Van Zandt, Michael Newbury e tutta quella bella gente là. La stessa steel guitar di Richard Nelson che risuona nitida in molte delle tracce qui presenti dimostra la volontà di Kennedy di accostarsi alle american roots, di ricominciare un'altra volta, come il titolo del disco suggerisce.

 

C'è poco o nulla della magia celtica del disco precedente, scordatevi quel disco, anzi all'ascolto di "Let's start again" quella sembra più una bellissima ma isolata parentesi. Con questo il nuovo album funziona bene, benissimo, anche da solo e si regge perfettamente sulle proprie gambe. La title track che apre, il rock old style di If things don't change, la snella e fluente Revelation blues, una ballad stupenda come Song of her desire, tutte cose di classe superiore. Ed i sapori latini di King of Mexico e Fools paradise, quasi Los Lobos,bap  kennedy Heart trouble, dalle parti del Van Morrison di "Moondance", i violini di Strange kid ed una closing track come Let it go che avrebbe potuto scrivere Alex Chilton. Il destino di uno come Bap Kennedy disco dopo disco, meraviglia dopo meraviglia, appare sempre più quello del grande loner, del grande cantastorie ma per la solita ristretta cerchia di appassionati, incapace di rendere partecipe un pubblico più vasto alle sue mirabili creazioni. Ma occorre guardare avanti, con la certezza che fino a quando ci saranno personaggi come Bap Kennedy la nostra passione per la buona musica non conoscerà cedimenti. 

 

Voto: 7.5 /10
Ricardo Martillos

Audio

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