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29 Dicembre 2016 ,

Alcest KODAMA

2016 - Prophecy Productions
[Uscita: 30/09/2016]

Francia    #consigliatodadistorsioni

 

Secondo Neige, esiste un mondo al di là del visibile abitato da esseri infinitamente benevoli e protettivi, in cui l’assenza del corpo consente di rendere nulla la sofferenza e l’angoscia. Un luogo che diviene rifugio, all’interno del quale è possibile allontanare le ombre e le brutture del mondo reale (“Souvenirs d'un autre monde”, 2007). Anche la profondità del mare (“Écailles De Lune”, 2010) costituisce un richiamo fortissimo a quel mondo che abbiamo vissuto prima di nascere, che ci ha avvolto amorevolmente e a cui vorremmo inconsciamente ritornare. Il conflitto tra la luce e l’ombra segue musicalmente l’alternarsi di passaggi black a momenti più melodici, che trovano la migliore espressione nella strepitosa Opale (“Shelter”, 2014), caratterizzata da una gioiosa voglia di vivere. Il titolo dell’ultimo album denominato “Kodama”, che in giapponese significa “eco” oppure “spirito di albero”, richiama i film di Hayao Miyazaki e le vicende narrate nello splendido “Principessa Mononoke” (1997), che racconta lo scontro tra il mondo dell’uomo e quello della natura.

 

Neige descrive spesso il senso di straniamento nella vita reale, la sensazione di vivere in luoghi che non gli appartengono e il bisogno di vivere “altrove”, sia esso il fondo del mare o un luogo alieno, dove la natura possa esprimersi completamente. Una natura che è sempre stata fonte di ispirazione inesauribile per la band francese. Rispetto a "Shelter", la necessità di difendere il proprio rifugio diviene predominante, splendidamente rappresentato nel brano di apertura Kodama e soprattutto in Éclosion, nei quali uno shoegaze onirico è alternato a riff aggressivi e rabbiosi. Je suis d'ailleurs e Untouched trasportano l’ascoltatore in un luogo non terreno, in una natura che non si mostra mai nelle sue forme visibili. Il black metal è una sorta di veicolo che consente agli Alcest di raggiungere i territori più profondi dell’animo per poi risalire in superficie per riprendere fiato. La splendida Oiseaux de proie ne costituisce un esempio lampante. Un album che sicuramente non deluderà i vecchi e i nuovi fan.

Voto: 7,5/10
Felice Marotta

Audio

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