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9 Giugno 2023 ,

Iosonouncane, Paolo Angeli Jalitah

2023 - Tanca Records & AnMa Productions
[Uscita: 09/06/2023]

Esistono incontri che non possono essere evitati e altri che non possono essere disinnescati se non attraverso i loro effetto. L’incontro in questione è avvenuto nel 2017 all’interno del cartellone di Linecheck a Milano. E parte proprio da quelle parti il disco strepitoso, che lo si sappia sin da ora, di Iosonouncane e Paolo Angeli. “Jalitah” è, oltre ad essere il nome dell’arcipelago che unisce-separa la Sardegna dalla Tunsia, l’Europa dall’Africa, il nome scelto per il disco che registra gli effetti di quell’incontro. Un disco Live che riprende alcuni momenti privilegiati del tour intrapreso dai due artisti sardi tra la primavera e l’estate del 2018 e che ha punto le più importanti città italiane e molti festival piccoli e grandi della penisola. Indimenticabile, a mio parere, l’esibizione all’Auditorium di Roma dello stesso anno. È interessante che il tour abbia preceduto l’uscita degli album con i quali rispettivamente gli artisti hanno segnato forse i maggiori successi della loro carriera, quasi un nuovo inizio creativo. Ed in effetti tutto il corpo di “Jalitah” è un magma sonoro in rimescolamento perpetuo capace di travolgere e fondere ogni genere e ogni connotazione musicale. In questo senso il lavoro sembrerebbe quasi pre-moderno nell’indifferenza ai dispositivi culturali di diffusione e di ricezione della musica cosiddetta pop. Eppure di pop di tratta, o almeno così ci pare, sebbene in una intonazione ben particolare e ben riuscita. La confezione migliore di ciò che va dicendo ce la fornisce Summer On A Spiaggia Affollata, pericolosissimo tentativo di mise en abîme dal primo album di Iosonouncane; tentativo prossimo quasi sempre al fastidio o al pecoreccio. E invece pericolo scampato, risultato sorprendente ed equilibratissimo portato a casa con disinvoltura e maestria dal duo. Un tipico approccio camp si sarebbe detto alla fine degli anni Novanta nei circoli accademici che sono fortunatamente scomparsi come tali. Ogni esecuzione sembra nasca dal caos per creare un accordo superiore che non lo sopravanza ma lo utilizza su un livello diverso. Sapendo usare anche solo un po’ le parole, si potrebbe ricamare molto su questo incontro di chitarre, cantautorato, etnicità e canzone, ma preferiamo aderire alla strategia di “Jalitah”, attraverso la quale Incani e Angeli lavorano per sottrazione e per guadi all’interno della materia sonora, isole appunto. Da ascoltare e riascoltare. Finalmente.

Voto: 9/10
Luca Gori

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