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3 Agosto 2018

The Interrupters FIGHT THE GOOD FIGHT

2018 - Hellcat Records - Epitaph Records
[Uscita: 29/06/2018]

Stati Uniti

 

fight the good fightConosciuti sulla west coast americana come la band capace di riportare in vita lo ska-punk degli anni ’90, gli Interrupters tornano alla ribalta con il loro secondo lavoro in studio, “Fight the Good Fight. A quattro anni dall’omonimo esordio, la band di Los Angeles tira le somme delle esperienze maturate nel corso dell’ultimo anno, passato in tour al seguito di due mostri sacri della musica californiana: Green Day e Rancid. Una sorta di investitura per il quartetto capitanato da Aimee Interrupter alla voce, con i tre fratelli Bivona (i gemelli Justin e Jesse rispettivamente al basso e alla batteria e Kevin alla chitarra) a completare la line-up.  Una sorta di passaggio di testimone generazionale: nelle mani degli Interrupters risiede l’eredità della terza ondata ska che nei primi anni ’90 aveva ridato lustro alla musica in levare, trasferendosi negli Stati Uniti dopo essere nata in Giamaica ed essersi sviluppata in Inghilterra.

 

interruSuoni, temi e atmosfere sono quelli tipici della tradizione nata con band come Operation Ivy e soprattutto Rancid, i padrini dei quattro giovani Interrupters, che hanno ospitato Tim Armstrong e compagni in Got Each Other, brano street punk hardcore che ben inquadra uno dei principali fili rossi che attraversano le 12 tracce di cui è composto il disco. La voce pungente e graffiante di Aimee riporta alla mente da una parte lo stile aggressivo di Brody Dalle e dei suoi Distillers (altra gloriosa realtà punk dalla città degli angeli), dall’altra - associata alle chitarre in levare - ricorda inevitabilmente Pauline Black e i suoi Selecter, maestri del 2Tone ska di matrice anglo-caraibica. Tipicamente stradaioli sono anche i temi trattati, che vanno dalla pugilato (Title Holder) alle lotte sociali e al interruptersmulticulturalismo (Broken World, Not Personal, Outrage, Be Gone). Il tutto impreziosito dalla travolgente euforia dello ska/rocksteady (She’s Kerosene, Leap of Faith, Rumors and Gossip) e dall’energia del punk-rock (Gave You Everything, Room with a View). Allegro e coinvolgente, questo “Fight the Good Fight” si apprezza fin dal primo ascolto; una preziosa pietra miliare nella storia di un genere che negli anni si era andato un po’ perdendo e che questi quattro promettenti giovanotti stanno facendo brillantemente risorgere dalle ceneri. Una band da tenere sotto stretta osservazione. 

 

Voto: 7/10
Riccardo Resta

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