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6 Febbraio 2023

Jet Set Roger And The Reindeers In The Bleak Midwinter

2022 - Snowdonia Dischi
[Uscita: 09/12/2022]

Siamo appena usciti da settimane di canzoni natalizie melense che ti assillavano ogni volta che entravi in un negozio o supermercato e solo ora, con colpevole ritardo, ci accingiamo a parlare del nuovo disco di Jet Set Roger, in arte Roger Rossini e dedicato proprio alle canzoni natalizie. Ma, e chi conosce i precedenti lavori di Rossini non se ne stupirà, la sguardo e l’approccio sono molto diversi da quelli usuali, infatti la scaletta del disco è composta da 'carol songs', brani per danzare risalenti al XIII secolo accusati di immoralità dalla Chiesa e quindi scomparsi fino a una loro riapparizione in forma diversa nel XIX secolo, e da canzoni americane scritte a metà del secolo scorso e scelte fra quelle meno conosciute. Insomma c’è davvero da incuriosirsi, e il prezioso libretto accluso al cd, splendido nel suo curatissimo artwork, contiene tutte le informazioni per comprendere e gustare in pieno ogni singola canzone. Il disco è frutto di uno spettacolo che Rossini e la sua band Reinders tengono da una ventina d’anni a Brescia, con lo scopo di ricreare l’atmosfera festosa e popolare, da taverna che le carole avevano originariamente. Ma la canzone, It’s Christmas In The Jet Set, che apre il disco è un brano originale ed è costruita come una classica canzone da Broadway, ogni tanto nell’arrangiamento si adombrano le note di Jingle Bell, è invece un testo politico sulla vacuità e sull’auspicabile fine del neoliberismo. Segue una rispettosa e appassionata cover di A Child’s Christmas in Wales di John Cale. Il resto della scaletta comprende ballate che suscitano allegria e voglia di ballare alzando festosi calici come I Want A Hippopotamus For Christmas o una Jingle Bell Rock restituita al rock’n’roll o la scatenata Santa Claus Is Coming In Town con un arrangiamento influenzato dal jazz da balera. Fra i momenti più suggestivi ci sono quei brani provenienti da tradizionali folk a volte rielaborati nei secoli successivi da autori ‘colti’ e resi benissimo dalla band anche grazie all’alternarsi dei cantanti nei vari personaggi del testo; così Good King Venceslao è una ballata folk-rock che non avrebbe sfigurato nel repertorio di band come i Fairport Convention e la title-track e Greensleeves hanno la grazia e la forza di trasportarci in un tempo in cui la festività aveva mantenuto ancora i caratteri di festa popolare per la natura che sta per rinascere, senza i dettami religiosi né tantomeno consumistici. In conclusione, il disco potrebbe far ricredere i numerosi odiatori del Natale facendogli scoprire una tradizione popolare che l’oscurantismo della Chiesa ha cercato di soffocare. Giusto segnalare infine l’ottimo lavoro grafico di Aleksandar Zograf e Luca Ducoli, la bravura delle due voci femminili di Angela Kincczly e Kika Negroni e degli altri membri della band Davide Mahony (basso), Nicola Carraro (chitarre) e Mauro Carraro (batteria).

Voto: 7/10
Ignazio Gulotta

Audio

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