Antonio Ministeri In Bloom

Atmosfere meditative e sommamente evocative, in questo album d’esordio del giovane compositore Antonio Ministeri, originario di Scordia, nel catanese, ma trapiantato a Rovigo. In effetti, “In Bloom” è già un lavoro maturo, con le sue arie sospese tra paesaggi sonori di taglio ambient e classicismo sognante su morbidi tappeti pianistici. Un piccolo ensemble cameristico, viole, violini e violoncello, fa da contrappunto a lievi onde elettroniche che appena increspano il tessuto armonico del disco. Già dall’incipit, Breath, si profila la traccia compositiva che seguirà l’opera: l’intreccio lieve di ambient, classica contemporanea ed elettronica. Musica che rimanda a un’ideale colonna sonora coniugata verso la ‘reverie’. Così è in In Bloom, il solco eponimo, e anche in Clouds, distesa di soffice nuvolaglia entro cui si dispiegano accattivanti volute di suono. Blackout presenta una linea di più spiccato impianto sperimentale, mentre il tocco discreto del piano domina in Lieve. Il tono sperimentale torna in primo piano nella meditazione d’ambiente di Unstable, intersecata abilmente dagli inserti tempestivi degli archi, prima che i colori crepuscolari di Glimmer ricoprano il firmamento sonoro dell’album di morbidi riflessi iridescenti. Un esordio brillante.