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9 Marzo 2023 , ,

Eva Cassidy, London Symphony Orchestra I Can Only Be Me

2023 - Blix Street Records
[Uscita: 04/03/2023]

Se è pur vero che l’operazione appare discutibile, è comunque una pallina in più nell’abaco di questa grande cantante che un destino ingrato e infame si è portata via nel lontano 1996 con la triste conseguenza che tutte le sue numerose registrazioni in studio e live siano state pubblicate postume senza che la protagonista le abbia potute vivere in prima persona. Ma operazione discutibile perché? Perché ancora una volta gli attuali mezzi tecnologici presenti in campo musicale permettono, come già accaduto per altri artisti e altre situazioni, in questo recentissimo “I Can Only Be Me” di rivestire la splendida voce di Eva Cassidy con la sontuosa veste della London Symphony Orchestra che si appropria di una manciata di brani precedentemente registrati dalla cantante statunitense isolandone la voce e inserendola negli arrangiamenti orchestrali voluti da Christopher Willis (già Premio Oscar) e William Ross (già Premio Emmy Award). Ovviamente siamo in pieno mainstream, ma il risultato è comunque piacevole: i brani sono tutte cover già ben collaudate, l’orchestra, benché protagonista, non è mai invadente o roboante come spesso accade in accoppiata col rock o con la musica leggera, e la voce di Cassidy svetta come un usignolo cinguettante tra gli archi e i fiati contenuti e soffusi. Si parte quindi con quella Songbird dei Fleetwood Mac che già intitolava la raccolta di maggior successo dell’artista del Maryland per terminare con la title-track che non è altro che un non molto conosciuto brano di Stevie Wonder. In mezzo c’è una bella manciata di brani pop/soul/jazz che vanno dalle classicissime Ain’t No Sunshine (Bill Withers) e la Time After Time già cavallo di battaglia di Cyndy Lauper, fino al traditional Waly Waly, al soul di People Get Ready di Curtis Mayfield, alla suggestiva ballata folk della nativa americana Buffy Sainte-Marie Tall Trees In Georgia, anche se la nostra palma d’oro personale va alla splendida versione pop/jazz di un brano firmato Fischer & Carey risalente al 1942 quale You’ve Changed che già conoscevamo grazie a Billie Holiday. Come già detto, l’operazione copia e incolla della voce di Cassidy appiccicata al suono di una grande orchestra ha fatto storcere il naso a più di uno (vedi commenti sui social), ma il risultato senza pretendere miracoli è comunque piacevole e la voce spicca sempre a grandi livelli. Mainstream assoluto quindi, pop, soul e un pizzico di jazz, il tutto patinato e raffinato per un album non certo impegnativo o ricercato. Noi gli affibbiamo una sufficienza piena soprattutto per l’interpretazione. Riguardo all’operazione copia e incolla: fu vera gloria? Agli ascoltatori l’ardua sentenza.

Voto: 7/10
Maurizio Pupi Bracali

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