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1 Dicembre 2012 , ,

Sarah Blasko I AWAKE

2012 - Universal Music
[Uscita: 26/10/2012]

Sarah Blasko I AWAKE 2012 Universal MusicSarah Blasko viene dalla terra dei canguri, da Sydney,  e prima di imbarcarsi per la carriera solistica è stata la voce solista dei misconosciuti australiani Acquiesce, dal nome di un pezzo degli Oasis. Poca gloria per loro se non nella natia patria, ma un utile esperienza per Sarah che affina le sue non comuni doti vocali. Nel 2002 esordisce con un ep a nome Prelusive, seguito da 4 albums di buon impatto locale e di valore equivalente. Per questo “I awake” la Blasko  si è avvalsa oltre che di bravi strumentisti svedesi anche delle prestazioni della Bulgarian Symphony Orchestra. Il  tutto ovviamente è stato registrato fra la Svezia e la stessa Bulgaria. Fortunatamente ed al contrario di quello che spesso accade in simili occasioni l'intervento orchestrale non ha appesantito o sommerso la voce dell'australiana, sulla carta il vero punto forte di un disco altresì non memorabile. Le canzoni anche dopo un iniziale e distratto ascolto paiono assomigliarsi molto l'una con l'altra al punto che spesso non si capisce se siamo all'inizio od alla fine del disco.

 

Sarah è lontana dagli incanti delle varie intoccabili Pj Harvey, Tori Amos, ma pure di nuovi talenti quali Sharon Van Etten o la nostra bravissima Laura Loriga (Mimes of Wine), più naturale accostarla a personaggi del rock mainstream quali Alanis Morrissette della quale per altro non possiede lo stesso talento in fase di scrittura. Ed è tutto dire. Pochi pezzi riescono a tenere a galla l'album, diciamo An oyster, a pearl, vertice assoluto, All of me, Here, Illusory light  anche se la voce da usignolo della bella Sarah è talmente zuccherosa che la voglia di riascoltare il disco passa rapidamente. Due titoli al fine possono fieramente riassumere il tutto, Bury this, ovvero ‘sotterralo’, il cd ovviamente, e la title track, I awake che suona quasi provocatoria ed ironica visto che rimanere sveglio all'ascolto mi è sembrato difficile come scalare un grattacielo.

 

Ricardo Martillos

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