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14 Aprile 2013 ,

Hua†a + Bitcho HUA†A + BITCHO

2013 - Music Fear Satan Records
[Uscita: 22/03/2013]

HUA†A + BITCHO Split LP 2013 - Music Fear Satan RecordsMusic Fear Satan, un nome che è tutto un programma. Etichetta francese nata nel 2004, ha dato alle stampe prodotti che spaziano dal punk hardcore meets math noise (One Second Riot, Revok, Alabaster) al post metal glaciale, emozionante e fangoso (HKY, Kongh, Amen Ra), giù fino al black sperimentale di Hjarnidaudi e alle derive psichedelico-cinematiche di Across Tundras e Year of No Light. Ultimo in ordine di tempo è lo split diviso tra Hua†a e Bitcho. Alleanza lisergica all’insegna della psichedelia più estrema, il disco in questione presenta tre brani, i primi due ad opera degli Hua†a, registrati e mixati da Chris Marconato con mastering di Sylvain Biguet; il terzo registrato, mixato e masterizzato dal fidato Punto. L’artwork retro-futuristico di Benjamin Moreau introduce all’ascolto di The Retaliator, 16 minuti di acida oscurità doom griffata Hua†a. Il gruppo francese è una delle new sensation del genere, giunti alla ribalta nel 2010 con l’EP “Open the Gates of Shambhala” e confermatisi poi con il debutto ufficiale “Atavist of Mann”. Entusiasmi che hanno portato i quattro ad esibirsi al Roadburn Festival nel 2012, scelti dai Voivod per il loro Au-delà du Réel day.

 

Proprio in quell’occasione la band era apparsa lontana dagli elevati standard qualitativi raggiunti in studio: nonostante i suoni schiaccianti, gli occult stoner doomsters transalpini sono risultati abbastanza prevedibili e attenti piuttosto alla forma che alla sostanza della proposta. Sensazione che si ripete con i due nuovi brani, perché su disco gli Hua†a sono potentissimi evocatori di riti acidi ed extrasensoriali. La ricerca melodica e sonora non è affatto scontata (meravigliano l’uso di synth e organo Hammond ed il cantato pulito del cerimoniere Ronan Grall), seppure la formazione bretone non inventi assolutamente nulla di nuovo. Piuttosto che Coven e Black Widow, Sleep e Ancestors, vengono in mente Electric Wizard, Warhorse e Ocean Chief per l’incisività magmatica dei riff e la capacità di lasciarsi andare ad avvincenti divagazioni space psych. Qualità confermata anche nella breve durata di Hercolubus. Il secondo lato è occupato dagli olandesi Bitcho, sei ragazzi con una passione smodata per doom, sludge, drone e noise.

 

Il loro stile ipnotico e grezzo ha partorito l’esordio “Toybox”, autoprodotto nel 2009 in sole 200 copie andate immediatamente sold out. In attesa del secondo capitolo discografico, sputano fuori questa 10050 Cielo Drive, oltre 10 minuti aperti da una psichedelia liquida, cosmica e d’atmosfera, che va subito a schiantarsi con riff di chitarra paludosi e paralizzanti. Il down tempo regna sovrano e questi simpatici birraioli di Remunj guardano chiaramente allo stile di Sons of Otis, Toner Low, Porn (The Men of) e Ufomammut (non è un caso che in paesi come l’Olanda il trio piemontese sia giustamente osannato). Vocals tossiche da un altro mondo, ritmiche mammut e ossessive frequenze distorte completano il quadro astrale di un gruppo da tenere assolutamente d’occhio. Nota di chiusura per l’edizione deluxe messa in piedi dalla Music Fear Satan: prima stampa 700 copie vinile gatefold, di cui 500 nere e 200 viola trasparente con venature rosse e blu. Roba da veri adoratori del demonio.

Voto: 7/10
Alessandro Zoppo

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