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15 Febbraio 2015 , ,

Andy White HOW THINGS ARE

2014 - Floating World-Goodfellas
[Uscita: /null/2014]

Irlanda  #Consigliato da Distorsioni

 

AW_How_Things_Are_Cover_Square“How Things Are”, l’undicesimo album di Andy White, cantautore di origine nord-irlandese, è un racconto delicato della fine di una storia d’amore. Nelle sue parole: “è, al tempo stesso, ricordo e commiato di un tempo che non c’è più. È anche la fine di qualcosa: è il primo capitolo”. In questo racconto della separazione dalla moglie Christine, dopo 19 anni di vita insieme, non c’è però spazio per il risentimento e le recriminazioni. Registrato in una dimensione intima, nel proprio studio The Growlery, assieme al figlio Sebastian alla batteria e con un’intera sezione archi suonata dall’unica violinista Domini Forster, il disco riesce a toccare con una grazia rara una vasta gamma di microsensazioni. White è investito di un particolare stato d’animo che gli permette di guardare la realtà nella sua universalità. Ogni canzone è un piccolo quadro su un vicolo di una qualsiasi città, una particolare ora del giorno, una sensazione passeggera, ma colta e raccontata con stile e sensibilità letteraria.

 

Non sappiamo se Separation Street sia un luogo mentale o un luogo reale, comunque noi siamo lì, insieme all'homeless che fa elemosina indossando scarpe di marca e alle persone che si dividono. Siamo nella sera in cui tutti sono innamorati di qualcun'altro (Everyone's in Love), o cadiamo vittime di un colpo di fulmine (You Got Me at Hello).Andy White Back Cover Photo Siamo con lui a tirare le somme in Driftin', o ci sembra di conoscere la protagonista di Jessica Says, quando non si cerca una storia d'amore ma semplicemente qualcuno con cui parlare. In questo caso lo scrivere canzoni diventa proprio questo, un amico ideale con cui condividere la tempesta che si sta attraversando. La catarsi emotiva, in canzoni con un fondo di tristezza, ma impacchettate con arrangiamenti quasi gioiosi e uptempo, fa sì che ogni canzone abbia la propria identità, infusa di suggestioni che vanno da Dylan a Lennon, da McCartney ai REM. Dodici capitoli, dodici canzoni a cui ci si affeziona in fretta, e questa è una caratteristica rara di questi tempi, da custodire gelosamente.

Voto: 8/10
Rachele Cinarelli

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