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23 Aprile 2015 ,

Six Organs Of Admittance HEXADIC

2015 - Drag City
[Uscita: 17/02/2015]

 USA

 

six organs hexaA distanza di tre anni dall’uscita di “Ascent”, l’infaticabile Ben Chasny (Comets on Fire, Rangda, Basalt Fingers, Current 93) ritorna sulle scene con “Hexadic”, quattordicesimo album del progetto Six Organs of Admittance. Se Ascent rappresentava la summa di quindici anni di carriera tra sonorità neo folk, psichedelia, noise e drone, quest’ultimo lavoro si propone invece come un qualcosa di completamente nuovo. Hexadic utilizza algoritmi basati sul numero sei (come le corde di una chitarra e le carte da gioco) per sviluppare composizioni quasi deterministiche a metà strada tra giochi combinatori e caos. Il procedimento molto malleabile ha consentito al chitarrista californiano di realizzare trenta brani di cui nove sono stati scelti per l’album. Chasny cita espressamente Raimondo Lullo, Cornelius Agrippa, Gaston Bachelard, Brion Gysin, John Cage e Brian Eno (e le sue “Oblique Strategies”) come fonti d’ispirazione, ma le affinità maggiori vanno sicuramente ricercate nelle sperimentazioni sonore di Keiji Haino, Jun Kosugi, Maki Miura e Yasushi Ozawa. I brani di Hexadic si sviluppano come strutture matematiche dal forte livello di dispersione come può esserlo un attrattore di caos, spaziando tra sonorità ambient impro (The Ram), esplosioni di psichedelia noise (Wax Chance e Maximum Hexadic), arpeggi oscuri ed inquieti (Hesitant Grand Light e Future Verbs), ambientazioni drone (Hollow River), geometrie del caos (Sphere Path Code C e Guild), silenzi cosmici (Vestige). Hexadic vuole essere un metodo che crea discontinuità e rottura con il passato. Ma nonostante la forte struttura concettuale l’album risulta spesso noioso. Peccato.

 

Voto: 5.5/10
Felice Marotta

Audio

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