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24 Aprile 2015

The Wave Pictures GREAT BIG FLAMINGO BURNING MOON

2015 - Moshi Moshi Records
[Uscita: 16/02/2015]

Inghilterra    #consigliatodadistorsioni

 

The Wave Pictures – Great Big Flamingo Burning Moon (2015) Siete pronti? Avvertite  i vostri cari, son tornati i Modern Lovers alle prese col repertorio dei Kinks ed è una vera delizia. The Wave Pictures ci regalano il lavoro n.14 in 10 anni circa di attività. Albums che saranno da custodire, gelosamente, quale testimonianza di vera e profonda britannicità per le generazioni a venire. Suono essenziale, merce non da svendere o barattare, spirito profondo di anima con le ali. Musica vista con occhi ingenui e straripanti d'amore al riparo da astuti mestieranti. Leggerezza da sorriso stampato sul viso, che plana dolcemente sul baratro dell'inutilità. Posizione amorfa nei confronti  del business discografico, disprezzo dell'hype. Flusso di coscienza ininterrotto, rifiuto di crescere, a mettere in crisi le convinzioni del patrimonio mentale comune. “Great Big Flamingo Burning Moon” è un piccolo capolavoro di arte comunicativa e toccante, cristallizzato nell'incanto di momenti disegnati con pastelli seducenti. Vitalità libera e sfrenata che giunge nei meandri del suono per esplodere della sua stessa luce. Il rifiuto dell'ortodossia rock sviluppa nei Wave Pictures un linguaggio disinteressato (e, quindi, provocatorio) che sfregia suoni e canzoni, stimolando la creazione di prestigiosi quadri di immaginazione nell'ascoltatore. Musica che si infiamma di lucidità per accompagnarci lungo il disastro dell'esistenza, ammirevole e commovente resistenza che vi conquisterà ed allora non potrete più fare a meno del paradosso di credere saper quello che vi aspetta, ma di non potere vivere senza questi nuovi amici speciali. Per questo capitolo sono ricorsi ai servizi dell’eroe del lo-fi Mr. Billy Childish, che ha co-scritto e prodotto il disco, infiammandolo con energia garage-pop, ritmi inesorabili e chitarre basso-catwalking.

 

I ragazzi erano estremamente eccitati poter collaborare col loro idolo, che hanno incontrato nel suo studio di pittore in Chatham, passando il pomeriggio a parlare con lui in tenuta da pittore, con cappello e tuta da artista macchiata di colori. Billy, a loro dire, ha confermato tutto il suo charme di grande intellettuale proletario e musicista. Non è stato uno di quegli incontri/delusione in cui si inciampa, facilmente, incontrando i propri idoli. The wave1Wave Pictures (Jonny Helm, Dave Tattersall, Franic Rozycki) sono musicisti voraci e nel corso degli anni sono stati backing band per Daniel Johnston, Stanley Brinks e Darren Hayman. Si son formati quando Dave e Franic erano teenagers, nel 1998, e sono stati sempre molto, molto prolifici fin da quando si trasferirono a Londra nel 2006. La loro multiforme discografia comprende una varia gamma di stili ed influenze, dal garage rock all’afro-pop al country punk, il tutto senza troppi overdubbings e poco lavoro in sala di registrazione. Non usano mai tastiere o pedali per chitarre, ma possiedono la ricetta magica per creare perfetti album di rock’n’roll, con melodie scarnificate ed indimenticabili nel loro romanticismo di base. Great Big Flamingo Burning Moon ha, come ogni lavoro dei nostri, connessioni marcate con la migliore eredità inglese. Se ci si concentra troppo sulla caratteristica inflessione musicale di Tattersall si corre il rischio di non percepire le lontane influenze Who della title track o quelle Troggs in All The Birds Lined Up Dot Dot Dot. In I Could Hear The Telephone (3 Floors Above Me) il suono, stile Modern Lovers, sembra mischiarsi alla chitarra solista minacciosa di Rory Gallagher,  a dipingere ciò che solo all'apparenza può apparire ardito. In sala di registrazione sono stati aiutati da Juju Claudius, che fornisce backing vocals in molte  canzoni caratterizzando l’intero stile dell’album.

 

Comunque è l’impronta di Billy Childish quella più marcata, poiché sono stati utilizzati tutti i suoi strumenti per realizzare il disco, compreso il suo sixties amplificatore Selmer, un (toy)-drum kit ed il suo contenitore magico pieno di chitarre lussureggianti, sempre dai sixties. Billy non ha resistito ed ha suonato la chitarra in alcune canzoni, compreso  Great Big Flamingo Burning Moon  ed il riff enorme del primo singolo, Pea Green Coat, condito con waveuna armonica memore degli insegnamenti blues paludosi. We Fell Asleep in the Blue Tent è una meraviglia rollingstoniana, con un controcanto femminile che rincuora ed una chitarra che, nel finale, sembra prendere il sopravvento fino a rendere indistinguibile se è Dave che la suona oppure è lui ad essere suonato dallo strumento. Katie é bellissima, intrappolata tra reminiscenze primi Beatles aggressivamente rock'n'roll e condita con  Bo Diddley's rhythms a rincorrere una voce indolente à la  Peter Zaremba. Childish ha rinnovato opportunamente il senso di meraviglia infantile e di avventura che filtra da ogni elemento del disco, mantenendo il mood fresco quando, per ovvie ragioni, avrebbe potuto risultare stanco e logoro. In effetti, questo si configura come il più Wave Picturesque dei loro dischi fin qui realizzati. A volte il ritmo si fa intimista come in At Dusk You Took Down the Blinds dove la batteria è un soffio, le chitarre languide e la voce quasi malinconica. Ma è solo un passaggio, perché è il solito album pieno di allegria, divertimento e sarcasmo, a ricordarci i nostri destini, ascoltando il nostro pifferaio magico preferito. La situazione è disperata, ma non seria se ci è consentito gioire questo album, simile ai precedenti, ma profondamente diverso, che potrebbe facilmente essere suonato, con strumenti giocattolo, nel retro del bus che va da Turnpike Lane a Muswell Hill.

 

Voto: 8/10
Francesco Belli

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